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L’ispirazione su un tema d’attualità: uno, due, tre articoli. Altri ancora, un dibattito che è cresciuto fino a prendere forma di un ragionamento a più voci.
Il Sud, il mezzogiorno, le macroregioni. Una bella serie di interviste fatte dal Quotidiano e protette in vita permanente sul quotidianoweb. Poi la decisione istintiva: cosa ne facciamo? Perché disperdere la sistematicità di un lavoro intellettuale? Come raccogliere i frammenti digitali, riposto in archivio il giornale di carta?
E allora ci siamo “lanciati”. Proviamo con un ebook, o con qualcosa che gli si avvicina. Un giornale regionale è anche laboratorio spontaneo e artigianale di sperimentazione, un modo per provare relazioni innovative nel sistema delle connessioni con chi ci segue, una porta aperta ai contributi esterni che collaborano a creare, insieme a noi, il giornale, la quotidianità permanente dell’esserci, con lo scambio di informazioni e la trasmissione di conoscenza.
Se allora date uno sguardo al quotidianoweb troverete l’icona che rimanda alla nostra prima produzione curata da Antonello Grassi. E poiché ci piace quello che raccontavo prima, il sistema incrociato dello scambio, troverete anche due pubblicazioni di Libera Scienza.
Ed è solo l’inizio. Insieme è più semplice. Possiamo provare a costruire la nostra libreria, noi scriviamo e raccogliamo, voi potete fare altrettanto offrendo i vostri titoli. E possiamo divertirci a dividerli in sezioni, per metterci un po’ di tutto. Sì, come se fosse uno scaffale.
Un altro piccolo passo avanti verso nuovi linguaggi che ormai nuovi non sono più. Ma tra l’ansia di un futuro che è già arrivato e bisogna rincorrere e la testardaggine (a volte la paura) a non aprirsi al nuovo, forse c’è anche una terza via più fisiologica e più occidentale: godiamoci il tempo che ci è capitato, cogliendone le ispirazioni, col passo che ci procura ancora sorpresa.
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