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Ve lo ricordate “il buco”? Nei giornali sappiamo bene cos’è, o meglio cos’era: lo spazio vuoto di una notizia non pubblicata da te e pubblicata da un tuo concorrente.
Era una regola aurea del giornalismo: mai riprendere una notizia pubblicata da altri. E guai a far trapelare le notizie del giorno dopo. Nella logica di un lavoro autoreferenziale, che guardava all’interno del circolo stretto delle ambizioni personali, si scriveva, prima ancora che per gli altri, per se stessi.
La conversione della prospettiva dalla firma all’oggetto, il prevalere cioè dell’interesse del lettore (se volete del fruitore della notizia) ci ha geneticamente modificati. E in un tempo orrido in cui null’altro desideriamo che essere costruttori, tutti insieme, di un futuro di speranza, anche la filosofia deprimente che c’era dietro il buco è andata in soffitta. L’informazione è la connessione delle informazioni, la condivisione di un pensiero, la verifica incrociata delle fonti, la proposizione di una riflessione che diventa frangia di analisi ulteriori.
L’informazione in una piccola comunità, soprattutto, è servizio che accompagna la crescita e lo sviluppo di essa. Attenzione. I fatti restano fatti, ostinati, come sempre dico. E, a volte (ciò dipende dalle libertà editoriali) la scelta di non scrivere è un “autobuco”. Per fortuna questo problema non c’ è mai stato al Quotidiano.
Al giro del mio secondo anno di direzione ho pensato di consolidare il rapporto con chi ci segue istituendo un nuovo servizio: una quotidiana newsletter.
Ogni giorno (dal lunedì al venerdì) nel tardo pomeriggio ti invieremo una piccola selezione delle notizie del giorno. Se non hai avuto tempo di orientarti prima, ti offriamo l’opportunità di farti un’idea della giornata lucana. Non solo. Ti anticipiamo anche un paio di notizie che troverai nell’edizione del giorno dopo.
Non tutto, sia chiaro. Un assaggio, tanto per gradire. Perchè se è vero che non abbiamo più la sindrome del buco e con convinzione cerchiamo di costruire ogni giorno una rete di informazioni che si espande e si arricchisce in maniera naturale, è altresì vero che un giornale (non importa se di carta o digitale) rimane sempre una piccola sorpresa.
Che, in fondo, è la cosa più gratificante, per chi scrive e per chi legge.
Ti aspetto, dunque. Basta andare sul Quotidianoweb e cliccare in basso a sinistra sull’icona della news letter. Ovunque tu sia, a casa, davanti al pc, per strada col telefonino, a cena con gli amici, apri la mail e il Quotidiano ti informa.
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