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Nell’attesa di capire se il sistema di prenotazione delle terze dosi che entrerà in vigore da oggi porterà beneficio, ancora ieri presso il centro vaccinale di Avellino lunghe attese, alcune anche vane per l’esaurimento dei vaccini giornalieri.
Da Altavilla, Paternopoli e Pietrastornina amaro ritorno a casa senza la dose di vaccino. Sono circa le 15:30 quando i cancelli del Paladelmauro vengono chiusi, nonostante l’Asl abbia indicato che l’Open day del capoluogo si svolge dalle 8:00 alle 20:00 no stop. Non solo chi si è recato al centro vaccinale nel pomeriggio è stato rispedito a casa, ma c’è anche chi dopo aver aspettato per ore sotto il gelo caduto ieri, è dovuto tornare a casa a “mani vuote”. Lo racconta il signor Rino Iannaccone: “Sapevo delle lunghe code di questi giorni, ma era necessario fare la terza dose, ho aspettato che almeno non piovesse, e intanto non è servito a nulla. Mentre attendendo un volontario mi ha detto di provare con la prenotazione on line perchè per oggi ( ieri per chi legge ndr) non c’era più posto”.
Ancora più deluso il Mario Giliberti venuto da Pietrastorina: “Mi sento umiliato, un nostro diritto viene quasi fatto passare per un lusso. Va bene aspettare, ma essere rispediti a casa è da improvvisati. Eppure la sanità dovrebbe essere un servizio pubblico”. A spingere gli utenti a sobbarcarsi anche ore e ore di fila la paura della quarta ondata che continua a non dare tregua all’Irpinia. Sono 61 i positivi al covid delle ultime 24 ore a fronte degli 840 tamponi processati all’Asl. Il numero più alto di contagiati si registra in città con 9 casi, poi 6 a San Martino Valle Caudina, 5a Baiano, 4 a Cervinara, Mercogliano e Scampitella, 3 ad Ariano e Solofra, 2 a Lioni, Castel Baronia, Luogosano, Manocalzati e Montemiletto ed uno ad Altavilla, Flumeri, Grottaminarda, Montefalcione, Monteforte, Roccabascerana, Rotondi, San Potito, Serino, Sirignano, Sturno e Zungoli.
Sullo sfondo la nuova lettere inviata nel giorni di pochi giorni all’Asl da parte dall’amministrazione comunale di Atripalda per chiedere la riapertura del centro vaccinale territoriale che serve anche altri comuni, oltre a scusarsi con i cittadini per i continui disagi: “Sono passati mesi in questa lunga campagna di vaccinazione e ancora non si è riusciti a concertare un modus operandi con le amministrazioni comunali che sono giornalmente inconsapevoli dei tempi e modi che l’Asl decide di mettere in campo per la somministrazione del vaccino”.
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