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E’ durato due giorni il convegno internazionale di studi su “Pasolini classico contemporaneo” organizzzato nella suggestiva cornice del Grand Hotel Pianeta Maratea il 27 e 28 novembre dalla Regione Basilicata. Vi hanno partecipato docenti di numerose università italiane e straniere, capofila l’ateneo di Basilicata. E organizzatrice e coordinatrice ne è stata infatti la docente universitaria lucana Maura Locantore insieme a Patrizia Minardi, responsabile della Sezione Cultura della Regione Basilicata.
Parte attiva hanno avuto nei due giorni di dibattito docenti delle università italiane, oltre che di Basilicata, anche della Sapienza di Roma, di TorVergata, della Federico II di Napoli, di Salerno e di Padova, del Molise, e di quelle straniere, dalla Princeton University USA a quelle di Salonicco e della University D’Avignon, dalla Università di Tirana alla Universitd del Pais Vasco Bilbao e Ade Universitad Do Estado Do Rio De Janerio e del CNR.
Numerosissimi studenti di istituti superiori di Maratea e del comprensorio vi hanno patecipato. Notevole la partecipazione di rappresentanti istituzionali, dal presidente della Giunta regionale Marcello Pittella al rettore dell’Università di Basilicata Aurelia Sole, ai sottosegretari in rappresentanza del ministro Dario Franceschini e numerosi altri.
Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Maratea Domenico Cipolla.
Ricco il parterre degli oratori, intenso e serrato il dibattito, articolate le sezioni di dibattiti sui beni culturali, sulla didattica e sulla ricerca, sul cinema e sul teatro, sulla poesia e sui molteplici aspetti delle opere di Pasolini, su internet e sulla lingua, sugli archivi e infine sulle tavole rotonde plenarie a conclusione delle due serate.
Su Pier Paolo Pasolini si è incentrata la tavola rotonda della prima serata condotta e moderata dalla giornalista Margherita Sarli.
I sei oratori che si sono succeduti hanno esaminato i diversi aspetti della produzione letteraria e cinematografica di Pasolini e della sua personalità. Padre Michele Bianco si è intrattenuto sui Vangeli, in modo particolare sul Vangelo secondo Matteo girato nel 1964 nella suggestiva cornice dei Sassi di Matera e della Murgia; Roberto Chiesi, direttore della Cineteca di Bologna dove si conserva tutta la produzione cinematografica pasoliniana; Giulio Ferroni, docente alla Sapienza di Roma che ha fatto una lettura degli aspetti letterari degli scritti pasoliniani; Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, che ha tracciato un ampio spettro dei film girati da Pasolini; Paolo Speranza, direttore dei Quaderni di Cinemasud; e infine Domenico Notarangelo che ha testimoniato sulla sua amicizia con Pasolini e sulla sua collaborazione col regista di Casarsa alla lavorazione del Vangelo, dalla selezione delle comparse al ruolo di centurione, alle serrate discussioni con Pasolini sui vari aspetti della politica italana e sulle sorti del mondo contadino.
Tutto questo Notarangelo ha ricordato nel suo intervento appassionato più volte interrotto da applausi a scena aperta dall’affollato uditorio.
Infine Peppe Notarangelo, in rappresentanza dell’Associazione Pasolini di Matera ha dato informazioni sul programma degli eventi programmati nel 2015 e nel 2016 per celebrare il 40° anniversario della scomparsa di Pasolini, ucciso nella notte fra l’uno e il due novembre all’idroscalo di Ostia.
Già il 1° novembre le celebrazioni sono iniziate a Matera con una mostra di fotografie del Vangelo realizzate da Notarangelo sul set di Matera. Si tratta di scatti che riprendono il regista nel contesto dei Sassi e ora presentate presso la chiesa San Rocco del Peccato Originale nell’ambito di un convegno sulla figura di Pier Paolo Pasolini. Peppe ha ricordato di fronte all’uditorio la meritevole opera dell’Associazione Pasolini che dal 2007 è riuscita a risvegliare di rinnovato interesse verso Pasolini, il quale scegliendo Matera per ambientarvi il Vangelo, ha iniziato il percorso della città dei Sassi verso l’ambito approdo a Capitale della Cultura Europea 2019. Non solo. Ma anche a proporre, col suo film, Matera al cospetto mondiale. Tradotto in cinquanta lingue, il Vangelo mostrò per la prima volta a milioni di persone dei cinque continenti le grotte materane in cui si affollavano ancora oltre diecimila cavernicoli, in condizione di assoluta miseria.
Di grande interesse è risultata anche la tavola rotonda con cui si è conclusa la seconda giornata marateota. Vi hanno preso parte Raffaele Liberali, assessore alla Ricerca e formazione della Regione Basilicata, Annamaria Andreoli, docente presso l’Università di Basilicata, Rino Caputo, della Università di Roma Tor Vergata, Angela Felice, direttrice del centro studi Pasolini di Casarsa, lo scrittore Renzo Paris, e PaoloMarcellini, autore e regista. Il loro dibattito si è incentrato sulla disamina della figura di Pier Paolo Pasolini, sottolineandone la complessità caratteriale oltre che il ricchissimo patrimonio di opere e di idee che ha lasciato in eredità alla cultura, ed è toccato ad Angela Felice illustrare e informare sul patrimonio di documenti conservati presso il centro studi friulano, attivissimo nella produzione di iniziative che mantengono viva la memoria di Pasolini.
La due giorni di Maratea, che ha coinciso appunto col 40° anniversario della tragica morte del maestro, costituisce un evento che proietta la figura e l’opera del poeta di Casarsa in ambiti internazionali e lo disvela in maniera nuova e compiuta. Infatti l’intera iniziativa marateota ha esaminato la figura e la complessa opera dell’intellettuale che aveva aperto nuovi percorsi alla cultura italiana e mondiale con romanzi, teatro, produzione poetica, saggistica, cinema che si imposero sullo scenario della cultura, dalla quale Pasolini scosse la polvere del conformismo borghese e clericale. Il convegno, riempiendo un vuoto quarantennale, ha costituito un giusto e opportuno risarcimento che da ora in avanti consente alla figura dell’intellettuale italiano di travalicare i confini nazionali e collocarsi meritatamente sulle cattedre internazionali. Questo almeno è stato l’impegno dei numerosi docenti delle università straniere nel corso dei meeting marateoti.
A ideare questo evento è stato l’ateneo lucano che non ha faticato a ottenere l’adesione della Regione Basilicata che non ha fatto mancare il sostegno finanziario oltre che morale per poterlo realizzare. Ma dietro la complessa e defatigante organizzazione di questa due giorni, c’è il nome e l’impegno della docente universitaria lucana Maura Locantore, appassionata studiosa pasoliniana, la quale ha assicurato gambe e intelligenza per condurre in porto l’evento. In ciò sostenuta e coaudiuvata da Patrizia Minardi. Ma sono in molti quelli che hanno assicurato un’ottima resa alla riuscita della complessa organizzazione del convegno marateota, a cominciare dal personale dello stesso Grand Hotel Pianeta Maratea col loro impeccabile servizio, rendendo meno faticosa e più piacevole la trasferta dei numerosissimi ospiti. Dimostrando con ciò quanti passi avanti abbia fatto il Sud sulla strada del progresso.
L’evento di Maratea ha avuto anche una valenza di attualità politica, poiché nella cornice della città splendida di Maratea si sono incontrati persone di mezzo mondo, nell’abbraccio della comprensione e della solidarietà, e tutto ciò nel nome della cultura e di Pier Paolo Pasolini. La strada è aperta, il percorso tracciato, ora si tratta di evitare che resti un’occasione isolata e propiziare altre occasioni di incontro.
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