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«Per me cultura significa creazione di vita». Con queste parole di Cesare Zavattini si apre il “Manifesto della Cultura”, presentato ieri pomeriggio nella sala riunioni della Biblioteca “Stigliani” di Matera dall’associazione “Cittàchelegge”, per sostenere tutti i presìdi culturali. L’appello delle componenti del sodalizio culturale, presieduto dalla giornalista Antonella Ciervo, è rivolto anche alle altre associazioni e ai cittadini, affinché sottoscrivano il manifesto che nei prossimi mesi sarà consegnato alle istituzioni preposte alla riforma. “I presidi culturali, siano essi biblioteche, teatri, musei, monumenti, in quanto espressioni d’arte e conoscenza, – è spiegato nel manifesto –meritano di essere tutelati e protetti così come beni comuni, di proprietà della comunità”.
A presentare l’iniziativa sono state, oltre alla presidente Antonella Ciervo, anche Lucia Maffei e Antonella Padula, alla presenza di esponenti di alcune associazioni, tra cui Maria Teresa Cascino del “Womens’ fiction Festival”, Angela Scandiffio di Aib Basilicata (Associazione italiana biblioteche), Ivan Focaccia, presidente del circolo “La scaletta” (che domani nel direttivo discuterà della vicenda, ndr.), l’artista materano Franco Di Pede, Antonella Ambrosecchia de “Le Monacelle” e Teresa Ambrico. «L’attenzione – ha detto la Ciervo – deve rimanere alta; pertanto, ci auguriamo che la città risponda bene e firmi questo manifesto, perché, come abbiamo già scritto, i cittadini sono i primi fruitori e motore pulsante dei presidi culturali; essi garantiscono la loro sopravvivenza, insieme ai generosi donatori che ne arricchiscono ancora oggi i loro patrimoni. Interrompere questo circolo virtuoso vuol dire fermare un percorso vitale che passa non solo attraverso i libri, ma anche attraverso la comune condivisione di una comune visione della cultura collettiva». La raccolta firme si concluderà il prossimo 7 ottobre (si può firmare recandosi in bilioteca) e la petizione sarà poi consegnata al presidente della Regione Marcello Pittella, al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e al presidente della Provincia Francesco De Giacomo.
«Mi piace– ha detto la Maffei – introdurre il mio pensiero con le parole di Pessoa che afferma che leggere è sognare per mano altrui; infatti, ritengo che la lettura sia di fondamentale importanza, soprattutto per i giovani. Ed è inaccettabile che i luoghi di cultura debbano sparire, senza che si possa far niente per mantenerli in piedi. La cultura ha una grande forza, tanto da rinascere sempre, anche dalle macerie». Ad invitare i cittadini a non rimanere “passivi” e, quindi, a sostenere tale iniziativa, è stata anche Antonella Padula, che, insieme a Patrizia Orofino, completa la composizione dell’associazione. «Questa struttura – ha spiegato la Padula – è un luogo di cultura, attorno alla quale ci si riunisce per leggere, per crescere, per conoscere e soprattutto per arricchirsi». Suggerimenti sono stati offerti anche dai presenti che hanno difeso le biblioteche e i presidi culturali, evidenziando come essi siano, appunto, beni preziosi per la collettività, che vanno tutelati, valorizzati e protetti, non eliminati; pertanto, ben vengano “pressioni” per trovare le soluzioni da adottare, affinché questi luoghi rimangano alla fruizione dei cittadini.
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