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LA versione restaurata de “La Lupa” di Alberto Lattuada, grazie alla collaborazione tra Cineteca nazionale, Lucana film Commission, Sensi contemporanei-Cinema e Apt Basilicata approda alla Mostra internazionale del cinema nella prestigiosa sezione “Venezia classici” e sarà proiettata in Sala Volpi il 7 settembre alle ore 17 e il giorno 8 alle ore 11.
«Abbiamo aderito subito al progetto -dichiara Paride Leporace direttore della Lucana Film Commission- quasi un obbligo per noi, considerato che il film di Lattuada nel 1952 è stato il primo film di finzione ad essere girato nei Sassi di Matera quando erano ancora abitati da numerosi residenti chiamati in gran numero a recitare il ruolo di comparse mettendo in scena la loro veristica povertà. Fu l’inizio dell’intensa storia cinematografica della Basilicata che ben si lega ai temi della candidatura che vedono Matera capitale europea della cultura 2019 e che fa del cineturismo uno dei suoi asset trainanti».
Il film è una trasposizione dell’omonima novella di Giovanni Verga che trasferisce l’azione in tempi moderni dalla Sicilia a Matera offrendo al regista “una scenografia di indiscutibile risalto” come ebbe a scrivere in una sua recensione l’autorevole rivista “Cinema nuovo”. Distribuito dalla Paramount, sceneggiato da Alberto Moravia che risiedendo a Matera ebbe l’intuizione di sostituire i contadini verghiani con le lavoratrici della fabbrica di tabacco, il film si avvale dell’interpretazione della sensuale attrice algerina Kerima che circondata da Ettore Manni, Giovanna Ralli e May Britt, con il suo splendido corpo segna una pellicola straordinaria. Le grotte, gli antri e le vedute dei Sassi sono magnificamente illuminate dal direttore della fotografia Aldo Tonti
Film premiato all’epoca dal pubblico italiano, “La Lupa” è stato scelto dal Leone d’oro alla carriera 2015 Bernard Tavernier come suo titolo del cuore nella selezione di film rari, dimenticati o sottovalutati per la sezione Venezia Classici. Del resto la pellicola girata a Matera è sempre stata amata dalla critica francese che all’epoca riconobbe a Lattuada il titolo di “Uno dei più sinceri difensori del film erotico-sociale”. Dopo le proiezioni veneziane il film sarà proiettato a Matera ed è in cantiere il progetto di recuperare le numerose foto di scena scattate da Federico Patellani per potere allestire una mostra tematica sul primo capolavoro cinematografico girato nella città dei Sassi.
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