Sul palco di piazza Mario Pagano sono saliti i “Tiromancino”

POTENZA – Canzoni di repertorio e successi dell’ultimo anno. Da “Liberi” e “Immagini che lasciano il segno” a “La descrizione di un attimo” e “Due destini”.
Romanticismo e ritmi rock. Nonostante il tempo incerto ieri sera Potenza ha accolto numerosa i Tiromancino, nel capoluogo lucano in occasione del “Potenza folk festival” organizzato da “I Portatori del santo”.
Un vero e proprio regalo per la città che da anni non assisteva al concerto di artisti del calibro di Federico Zampaglione e il fratello Francesco, accompagnati da un band che vede al suo interno ben tre musicisti lucani, più precisamente di Matera. Un legame forte dunque quello del gruppo con la Basilicata. La scaletta, come dichiarato dallo stesso Zampaglione in un’intervista a Il Quotidiano, è stata quella delle grandi occasioni di piazza: energica, ritmata.
Più di 15 anni di storia, di successi di critica e di pubblico, di emozioni. Perché il cuore della vita come della musica – e lo ricorda anche la copertina dell’album che stanno promuovendo in tour Indagine di un sentimento, quest’omino nero steso a terra colpito al cuore da una freccia – è l’emozione. «Qualcosa che non si può spiegare – ha raccontato sempre a Il Quotidiano Zampaglione – e che non è scontato provare: una canzone in radio, una persona, una foto, la scena di un film». Immagini, dunque, che – come recita uno dei loro ultimi successi – lasciano il segno. Ecco perché sulla pagina ufficiale del gruppo Federico lancia un messaggio, invitando chiunque a inviare 5 secondi di un proprio video per poi montarlo in un video che verrà trasmesso per tutta l’estate nel proprio tour. I Tiromancino sono anche questo.
Veri e propri comunicatori, che usano le note, le parole e le immagini per raccontare emozioni.
Dopo la parentesi dei Tiromancino – voluta, dicono gli organizzatori, per accontentare un po’ tutti, anche chi non ama la musica popolare – Il “Potenza folk festival” torna stasera con Il parto delle nuvole pesanti, che nasce a Bologna nel 1990 da un gruppo di musicisti calabresi.
Un altro gruppo importante nel suo genere, anche per il grande impegno sociale contro la mafia.

an.ma.