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MATERA – La mano destra che percuote direttamente le corde sul manico della chitarra. Questo modo di suonare fu visto per la prima volta nel 1965 sulla Rai, in una trasmissione dal titolo “Chitarra amore mio” condotto da Arnoldo Foa , ad usare quello che poi è stato definito “tapping”, fu Vittorio Camardese, un lucano nato a Potenza nel 1929 e morto nella sua città nel 2010. Su questa figura straordinaria che ha lavorato con grandi nomi dell’arte italiana, considerato il padre del tapping, si sta realizzando un film- documentario, lo stato dei lavori di questo lavoro sarà presentato domani a partire dalle 21, in uno dei luoghi più suggestivi della Basilicata, Casa Cava a Matera. La regia del documentario è di Vania Cauzillo, responsabile della ricerca è invece Vittoria Smaldone. Ad unirsi a questa presentazione sarà un artista che è stato particolarmente condizionato da Vittorio Camardese, si tratta di uno dei chitarristi più apprezzati d’Italia Roberto Angelini con il suo tour “SoloLive”. Ad organizzare la serata la fondazione “Olvidio” , nata con obiettivo di riportare alla memoria storie dimenticate, raccontarle in modo da donarle al mondo. Tra le cose da ricordare c’è certamente la vita di Vittorio Camardese, un artista lucano che ha lasciato la Basilicata subito dopo aver frequentato il liceo classico potentino per studiare medicina; si è laureato poi con una specializzazione in radiologia, lavorando poi al l’ospedale San Filippo Neri e poi al policlinico Umberto I. Ma la chitarra e la musica sono un grande amore, studia da autodidatta ma inventa e scopre mondi musicali fino a quel momento ignorati. Partecipa programmi televisivi (nel 1973 anche ad un programma con Renzo Arbore “Speciale per voi”) e suona con grandi nomi come Tony Scott, Joe Venuti, Lelio Luttazzi, Irio De Paula e Chet Baker. Nel 1978 incontra una donna alla quale sarà legato per 18 anni, questa compagna ha già un figlio e si tratta proprio di Roberto Angelini. Questo di diritto l’altro protagonista di serata a Casa Cava, lui che ha conosciuto da vicino Vittorio Camardese e da lui magari ha carpito dei segreti di uno strumento al quale Angelini ha dedicato la sua vita come il patrigno, la chitarra. Roberto Angelini arriva a Matera con un tour nel quale mostra la sua straordinaria abilità con le corde ma anche una particolare capacità di divertire ed emozionare. Negli ultimi tempi il suo nome è arrivato alla ribalta televisiva, vita la sua partecipazione nella band fissa del programma di Rai3 “Gazebo”. Gli amanti della buona musica però l’hanno certamente potuto apprezzare come chitarrista di diversi artisti tra i quali Niccolò Fabi, con il quale ha collaborato per la realizzazione dell’album “Solo un uomo” (ha suonato la lap steel guitar nei brani “Attesa e inaspettata” e “La promessa”). Sono davvero tante le sue collaborazioni ma ha scritto anche diversi brani uno “Calore” è stato scelto nel 2010 da Emma come singolo del suo Ep “Oltre”. “SoloLive” vedrà suonare Angelini sul palco di Casa Cava vari strumenti e sarà accompagnato dalla proiezione dei video realizzati da amici sui suoi pezzi. Sarà una serata imperdibile dedicata a due grandi musicisti: alla memoria e alla storia di Vittorio Camardese e ad un grande musicista contemporaneo come Roberto Angelini.
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