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Eccolo dunque il festival per famiglie targato Carlo Conti. Che per la serata inaugurale si regala un evento che segnerà questa edizione: il ritorno di Al Bano e Romina Power, di nuovo insieme, in Italia, dopo 24 anni e una super pagata reunion in Russia. Le loro canzoni, nel bene e nel male, fanno parte della storia di Sanremo e il medley a base di «Cara Terra Mia», «Ci sarà» e «Felicità» riporta indietro le lancette della storia.
Al Bano, che in chiusura del pezzo ha cantato «La mia vita», ha accettato con evidente imbarazzo l’invito di Carlo Conti a scambiarsi un bacino con la sua ex consorte.
Se si parla di scelte che riassumono il senso di questa edizione, non poteva essere più simbolica la presenza della famiglia Anania, 16 figli e un papà che parla dello Spirito Santo con un fervore da crociato. Il meccanismo dello spettacolo ruota attorno alla conduzione sicura, sintetica e professionale di Carlo Conti: attorno a lui un curioso assortimento di donne: le ultime due vincitrici del festival, Emma e Arisa e Rocio Munoz Morales, modella e attrice spagnola compagna di Raoul Bova.
Emma («stasera mi sento una principessa» ha detto) e Arisa essenzialmente leggono le presentazioni dei cantanti in gara: Emma, molto sorridente, sembra più istituzionale, Arisa va più a braccio, tenta di mettere qualcosa di suo. Le due insieme cantano «Il carrozzone» di Renato Zero. Rocio invece si avventura in un curioso parallelo tra proverbi spagnoli e italiani con diversi passaggi logici ‘lost in translation’.
Lo spazio comico è stato affidato ad Alessandro Siani che, come annunciato, ha rivolto qualche battuta al segretario della Lega Nord Matteo Salvini: «Se conduceva Salvini a me e a te non ci chiamavano: io sono napoletano e tu sembri un immigrato.
Manco Charlize Theron avrebbero chiamato, perché si chiama “Terron”» ha detto prima di avventurarsi nel racconto dell’Italia in crisi. Poi, dopo qualche battuta sulla moda della cucina in tv, un ricordo di Pino Daniele. Siani – che ha suscitato critiche sul web per una gaffe rivolta a un bambino sovrappeso in prima fila – ha devoluto il suo cachet a due ospedali, il Santobono di Napoli e il Gaslini di Genova.
Se il ritorno di Al Bano e Romina copriva le esigenze tv più largamente pop e adatte al pubblico di Rai1, la presenza di Tiziano Ferro, primo superospite della serata, rappresentava la musica italiana dal respiro internazionale. «Non me lo so spiegare», «Sere Nere», «Il regalo più grande» sono stati gli elementi di un medley accolto da una standing ovation cui Tiziano Ferro ha risposto inginocchiandosi sul palco.
La gara prevedeva i primi 10 Campioni in gara: il meccanismo prevede che stasera saranno annunciati i quattro cantanti a rischio eliminazione. In generale le esibizioni sono state condizionate dall’emozione provocata dall’Ariston: la più sicura è sembrata Annalisa, che è anche una delle voci più interessanti di questo festival e può portare lontano la sua «una finestra sulle stelle».
Chiara (“Straordinario”), Gianluca Grignani (“Sogni infranti”), quasi bloccato, Alex Britti (“Un attimo importante”), Malika Ayane (“Adesso e qui”), Nek (“Fatti avanti amore”) spigliatissimo con la sua electro dance, Dear Jack (“Il mondo esplode tranne noi”), Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (“Io sono una finestra”), Nesli (“Buona fortuna amore”) hanno confermato le impressioni della vigilia, mantenendo un’atmosfera ispirata al romanticismo melodico.
Lo spazio riservato alla musica internazionale è stato affidato agli Imagine Dragons, nuovi campioni del pop, band di ragazzi che hanno già fatto registrare cifre record. Sanremo si sa concilia elementi diversissimi: come Fabrizio Cicchella che imita Michael Bublè e Fabrizio Pulvirenti, il medico di Emergency guarito dall’Ebola. E’ la ricetta del festival per famiglie.
*ANSA
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