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«NON si poteva immaginare un luogo migliore dell’Italia per girare questa storia epica», ha detto, a proposito di Matera, il regista Bekmambetov in una dichiarazione rilasciata da Mgm e Paramount. E, in effetti, la città dei Sassi è riuscita a far sentire subito “a casa” il cast internazionale del remake di “Ben Hur”.
Dal primo ciak sono trascorsi pochissimi giorni, eppure sembra che Jack Huston, la bellissima Nazanin Boniadi, Rodrigo Santoro e tutto l’ “esercito” di attori e tecnici al seguito del film, a Matera ci siano da sempre.
Per nulla infastiditi dall’assedio di reporter e media, arrivati da tutto il mondo nella capitale europea della Cultura 2019, per poter rubare qualche scatto sul set, il “nuovo” Ben Hur e compagni sono riusciti a ritagliarsi scampoli di “normalità”, grazie al grande senso dell’ospitalità dei materani.
Ed ecco, come fosse la cosa più naturale del mondo, aggirarsi ai margini del set la compagna di Jack Huston e la figlioletta Sage al seguito, in attesa di una passeggiata tra i Sassi, tra un ciak e l’altro.
Il passo successivo, non c’è dubbio, sarà ritrovarseli a fare la spesa al supermercato come una famiglia del posto qualunque. Nel frattempo, con altrettanta rapidità i materani, da perfetti “abitanti culturali”, si sono abituati a convivere con truppe di legionari, antichi romani e star impegnate sul set del colossal.
Chi vive nei Sassi, in particolare, ormai neanche fa più caso a cammelli, cavalli e personaggi in costume che sfilano, sin dalle prime luci dell’alba, per gli antichi rioni. D’altra parte, questo non è certo il primo film che si gira da queste parti. Negli stessi luoghi Pier Paolo Pasolini, mezzo secolo fa, ha girato “Il Vangelo secondo Matteo” e, in tempi più recenti (2004) Mel Gibson “The Passion”, mentre ancora ci sono “tracce” del passaggio della troupe di “Christ the lord” che uscirà nelle sale il prossimo anno. Niente di più semplice insomma, se, in questo clima di vicinato di altri tempi, prima o poi sullo sfondo di Ben Hur facciano la loro apparizione i panni stesi di qualche massaia distratta.
m.agata@luedi.it
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