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Con la sanità lucana si gioca a dama. Le postazioni a disposizione erano 4. Gli idonei 155. Non stiamo parlando di un concorsone nella Pubblica amministrazione, ma delle nomine a Dirigenti generali delle Aziende Sanitarie Regionali e del Crob di Rionero.
Infatti con la delibera del 8 gennaio sono stati approvati gli elenchi regionali degli idonei alla nomina di Direttore generale, predisposti da apposita Commissione nominata dalla giunta regionale. In particolare, i candidati idonei per l’incarico di Direttore generale dell’Asp, dell’Asm, del San Carlo di Potenza sono 82 mentre quelli per l’incarico di Direttore generale del Crob sono 73. Dall’8 gennaio, però, le Delibere di nomina sono state rese pubbliche solo ora. Senza voler mettere in dubbio le professionalità delle persone nominate, le abbiamo esaminate con attenzione alla ricerca delle motivazioni con le quali la giunta regionale ha scelto i nomi. Nulla, tranne che vi è stata “un’ampia ed articolata discussione” tra i membri della giunta.
Insomma, Cugno, Maglietta, Bochicchio e Quinto vincono su 155 persone idonee ma non si sa perché. Ora, con tutta la fiducia che si può riporre negli Assessori e nel Presidente, a noi sembra cosa sbagliata. Tali nomine, fatte senza rendere nota la motivazione che ha spinto a scegliere un nome piuttosto che un altro, sono solo le solite “spartonze” di postazioni tra le varie fazioni del Pd lucano. L’impressione che si ha è che si assiste all’ennesimo cambio di posizione delle pedine sulla scacchiera e che gli scandali recenti non abbiano insegnato nulla a Pittella & Friends. La politica non deve condizionare la Sanità. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
*Consigliere regionale FdI
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