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EGREGIO direttore,
Le scrivo in qualità di sindaco del Comune di Palazzo San Gervasio, facente parte dell’Area Programma del Vulture Alto Bradano, per lanciare un appello a tutti i miei colleghi, chiedendo loro di dare seguito a quanto deliberato il 13.10.2014 durante la conferenza dei sindaci, tenutasi nella Sala consiliare del Comune di Palazzo San Gervasio, in nome della difesa e salvaguardia della terra lucana, in generale, e del Vulture Alto Bradano in particolare. Difesa e salvaguardia dalle nefaste conseguenze poste in essere dalla Legge n. 164/2014 denominata “Sblocca Italia” che con il suo art.38 rappresenterebbe una sorta di “Sblocca trivelle” nella misura in cui consente agevolazioni nei vari iter amministrativi in un unico procedimento ed in un unico titolo minerario, sia il permesso di ricerca che la concessione per l’estrazione di idrocarburi.
Il 4 Dicembre p.v., giorno di convocazione del Consiglio regionale, siamo chiamati tutti noi sindaci, in qualità di rappresentati delle rispettive comunità, a manifestare a fianco dei nostri cittadini, espressione della volontà popolare, e a far sentire la vicinanza istituzionale dissentendo dallo “Sblocca Italia” ed in particolare dagli artt. 35, 36, 37, 38. Una presenza fisica necessaria in nome di quell’unico partito che potremmo tutti insieme definire “Difesa del Territorio”. Sono certo che tutti i miei colleghi, o comunque buona parte di loro, sapranno cogliere con entusiasmo e convinzione il mio invito. Tanti cittadini di Palazzo San Gervasio saranno presenti il 4 Dicembre e Noi, portatori e difensori degli interessi delle Comunità che rappresentiamo, non possiamo non essere al loro fianco. Il 4 Dicembre prossimo il sottoscritto sarà a fianco della sua comunità di Palazzo San Gervasio per ribadire il proprio dissenso a politiche energetiche non condivise con il territorio sia che trattasi di ricerca ed estrazione di idrocarburi sia che trattasi di scellerati impianti industriali (peraltro rinnovabili solo in parte) come il “solare termodinamico” proposto dalla società Teknosolar Italia 2 S.r.l. non rispettosi dell’Ambiente, dell’Agricoltura e delle naturalità ivi presenti come il Torrente Marascione. Respingiamo con fermezza quella fallace idea di sviluppo volta a far diventare i nostri territori preda di società d’affari. Quelle stesse società che propinano attività industriali ed inquinanti in sostituzione a ciò che era ed è tuttora preesistente al loro arrivo: l’agricoltura di qualità. Il sottoscritto si unisce con orgoglio alle dichiarazioni dell’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Michele Ottati che, durante la conferenza dei Sindaci della Area Programma del Vulture Alto Bradano del 13 ottobre scorso, dall’alto della sua prestigiosa esperienza in Commissione europea (Bruxelles) nell’ambito della Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, tenne a ribadire con fermezza e convinzione: «Sono qui con Voi perché credo che il mio posto doveva essere qui e sarà ovunque si difende la natura, ma soprattutto l’agricoltura». Di grande fermezza le sue parole indirizzate alla compagnia petrolifera Total. Caloroso e convinto fu il suo invito a tutti i presenti: «Dobbiamo fare in modo che quanto c’è stato a Viggiano, circa 80.000 persone per onorare la Madonna Nera, avvenga anche per difendere, in 200.000, la Basilicata: quella nostra, quella naturale». Oggi, forte dell’invito dell’assessore Ottati, mi rivolgo a tutti i miei colleghi e alle loro rispettive comunità dicendo: non permettiamo che sulla nostra Terra si decida in nostra assenza e con il nostro silenzio. Non c’è tempo da perdere per rispondere al gravissimo attacco che le nostra Terra ha ricevuto da parte di chi, a livello nazionale, probabilmente non la conosce a sufficienza.
*Sindaco di Palazzo san Gervasio
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