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Di fronte a questioni fondamentali per la Basilicata come l’approvazione in Parlamento del c.d. Sblocca Italia e il disastro finanziario del Comune di Potenza, gli organi del PD , ai diversi livelli, non vengono convocati per aprire un confronto serio e franco.
Si fa fatica a capire o semplicemente qualche consorteria spera di ricavarne un qualche tornaconto che l’importanza dei due argomenti è tale che richiede una mobilitazione intera del Partito. Il polo del PD non può essere convocato solo per fare da truppe cammellate alle primarie.
I sostenitori della lista Paradiso/Lacorazza della città di Potenza da tempo sostengono che di fronte al disastro finanziario del Comune di Potenza l’interesse dei cittadini sia prevalente rispetto a quelli delle varie consorterie che sperano di ricavare da questa situazione un qualche vantaggio. Il fatto stesso che da più parti si sia fatta strada l’idea che il Commissariamento sia la soluzione dei problemi è la dimostrazione dei limiti delle classi politiche cittadine. Il PD cittadino se ancora esiste battesse un colpo. Il confronto sulla questione non può essere appannaggio di adepti di una setta segreta che si riunisce per decidere la strategia da adottare. Costoro sono fuori strada se pensano in questo modo di far dimenticare alla comunità cittadina le loro responsabilità. Se non fosse chiaro gli scriventi hanno motivo di ritenere che il Commissariamento del Comune sia ormai cosa certa e che esso produrrà effetti disastrosi su cittadini già martoriati da una crisi che dura da diversi anni. I limiti delle classi dirigenti cittadine, intese complessivamente, interessano tanto la compagine politica che esprime il sindaco di destra De Luca quanto il gruppo dirigente PD egemone. Nel primo caso sta prevalendo una irresponsabilità dettata da senso di rivalsa verso un centrosinistra che governa da anni, nel secondo caso l’irresponsabilità è dettata dal rifiuto a comprendere il significato profondo della sconfitta elettorale.
Non molto diversa è la questione che attiene l’approvazione del c.d. Sblocca Italia. L’impressione che se ne ricava è che l’unica preoccupazione di una parte del PD lucano sia quella di non disturbare il manovratore Renzi. Secondo l’impostazione data al provvedimento in questione, contestualmente alle modifiche del Titolo V della Costituzione, è del tutto evidente che siamo in presenza dello smantellamento della Regione.
Se ancora esultiamo, e a ragione, per l’elezione di Matera a Capitale Europea della Cultura è anche vero che questo risultato non può essere utilizzato come foglia di fico per nascondere i problemi e le criticità che travagliano il resto della Regione.
Se il ruolo di Matera è tale che dobbiamo necessariamente immaginarla al di fuori e al di spora della limitata area regionale è anche vero che essa potrebbe essere la porta di accesso per l’intero sistema regionale.
Tutto ciò premesso i sostenitori della lista Paradiso/Lacorazza chiedono che vengano immediatamente convocati gli organi dirigenti del partito al fine di aprire un confronto serio e franco sui temi sopra esposti.

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