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LAMEZIA – Allarme antiterrorismo sul volo Ryanair Lamezia Terme-Orio al Serio partito ieri sera dalla Calabria e diretto a Bergamo. A far scattare l’allarme di “scramble” ossia il livello di allarme che per l’Aereonautica prevede l’innalzamento in volo dei caccia, è stato una allarme bomba, poi rivelatosi falso, lanciato dopo il decollo avvenuto alle 21,20. Pochi minuti dopo la partenza, infatti, una telefonata anonima è giunta al centralino della Polizia dell’aeroporto calabrese segnalando la presenza di un ordigno sull’aereo in volo con 187 passeggeri e sei membri di equipaggio.
L’evento, riferito dalla stessa Aereonautica militare, come detto, ha attivato il sistema di difesa aerea e alle 22.14, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon) agenzia Nato responsabile di settore, ha ordinato lo “scramble”. I due caccia Eurofighter partiti dall’aeroporto di Grosseto in pochissimi minuti, sotto il controllo dei radar della difesa aerea, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto con l’Autorità Governativa Nazionale (NGA).
Una volta che il volo è arrivato a Bergamo, intorno alle 22.40, sono stati attivate le squadre degli artificieri e dell’antisabotaggio, le cinofile antiesplosivo e il distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco che hanno verificato i passeggeri, il velivolo e i bagagli riscontrando come in realtà si sia trattato di un falso allarme. Quando è stato verificato l’atterraggio in sicurezza del velivolo di linea da parte dell’NGA, è stato comunicato l’ordine di rientro alla base per i due Eurofighter del 4^ Stormo.
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