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VIBO VALENTIA – Hanno trascorso la notte all’addiaccio, barricati sul campanile del palazzo municipale di Vibo gli ex lavoratori dell’Eurocoop, in procinto di transitare alla Progettambiente, nuova affidataria del servizio di raccolta rifiuti a Vibo Valentia, che hanno avviato la protesta nella mattinata di ieri. Con loro anche Nazzareno Piperno, coordinatore provinciale dello Slai Cobas. 

Poi, in giornata, la protesta è rientrata: gli operai sono scesi dal tetto dopo che è stata versata una prima parte dei soldi che reclamavano.

La protesta era nata infatti anche a causa dei mancati pagamenti delle mensilità di giugno e luglio e della quattordicesima (LEGGI). La battaglia per le spettanze pregresse costituisce, a conti fatti, una sorta di appendice della tribolatissima storia che ha vissuto la Eurocoop a Vibo Valentia e culminata prima con l’arresto dei suoi vertici – unitamente a rappresentanti della pubblica amministrazione, per una controversa vicenda afferente la doppia e indebita percezione di contributi pubblici – quindi con la vertenza per l’assorbimento delle maestranze, una volta cessato il contratto con il Comune, nella Progettambiente. 

Tale ultimo capitolo è, in sostanza, all’origine della paralisi che ha registrato il servizio di raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia nel corso del mese di agosto e che ha portato la città capoluogo e le sue frazioni ad essere sommerse dall’immondizia per quattro settimane per un’emergenza che – se le previsioni del Comune saranno rispettate – rientrerà solo il 7 settembre. La “battaglia”, più volte al centro di vertici in Prefettura e manifestazioni di piazza, ha condotto ad un accordo che prevede l’assorbimento progressivo, da qui ai mesi a venire, di tutti gli 88 operai, con una decurtazione del monte orario e, quindi, dello stipendio di ciascuno, in ragione del taglio verticale che con il nuovo bando il Comune ha sancito sui costi del servizio.

 

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