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LUZZI – Aveva deciso di tornare per una vacanza nel paese d’origine, nei luoghi in cui ha vissuto l’infanzia e la giovinezza, ma il destino gli ha giocato un brutto scherzo. Il suo viaggio verso Luzzi si è, purtroppo, interrotto improvvisamente l’altro ieri lungo l’autostrada A14 Bologna-Taranto, nel tratto tra Pescara ovest e Pescara sud, che stava percorrendo da solo al volante della sua Ferrari. Il cuore di Raffaele Ritacco si è fermato per sempre a causa di un malore. Ritacco, 52 anni, viveva da molti anni in Germania dove, nella zona di Francoforte sul Meno, gestiva un ristorante-pizzeria. Con i suoi genitori e il fratello, infatti, aveva lasciato la cittadina luzzese per trasferirsi all’estero e farsi una posizione.
Il ristoratore, inoltre, era un grande appassionato delle splendide autovetture sportive realizzate a Maranello. La Ferrari cui era alla guida nel momento in cui si è sentito male pare l’avesse acquistata da poco. La nostalgia del paese natio, dell’amena località montana Sergente dove è cresciuto, lo aveva spinto ad intraprendere il viaggio verso la Calabria di cui era fiero e che molto amava tanto da denominare la sua pizzeria “La Sila”. Il 52enne, però, questa volta non ce l’ha fatta ad arrivare. Si era appena immesso nella galleria Colle Moretto dell’A14, appunto, quando, dopo avvertito il malore, ha tentato di accostare il suo bolide, grattando un po’ contro il muro della galleria fin quando non è riuscito a fermarlo e ad accasciarsi sul volante. Per Ritacco, che non ha provocato danni o incidenti, non c’è stato nulla da fare. Il personale sanitario non ha potuto fare altro che costatarne la morte.
La salma del 52enne è stata restituita ai familiari nel pomeriggio di ieri ed è subito partita, a cura dell’agenzia funebre Eredi Michele Russo, alla volta del cimitero di Luzzi, dove è giunta questa mattina e dove è stata allestita la camera ardente. La notizia dell’improvvisa morte di Raffaele Ritacco ha destato cordoglio e commozione sia in Germania, dove la sua stimata e apprezzata famiglia è emigrata da tempo, sia nella cittadina luzzese. L’ultimo saluto mercoledì 3 settembre alle 10 nell’abbazia cistercense della Sambucina.
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