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REGGIO CALABRIA – «I Bronzi di Riace saranno esposti all’Expo 2015 di Milano». Dopo le polemiche, le critiche al vetriolo e le lacerazioni anche all’interno delle stesse forze politiche, Vittorio Sgarbi ha annunciato di avere ottenuto il via libera. In una nota diffusa dal suo ufficio stampa, Sgarbi spiega che la decisione è stata presa «dopo un fruttuoso colloquio avvenuto stamane con l’assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri». A stretto giro di posta, però, è arrivata la smentita dell’assessore calabrese: «Non ho mai fatto alcuna dichiarazione sugli eventuali trasferimenti dei Bronzi di Riace. E’ una bufala di fine estate». Una smentita secca, dunque, da parte di Caligiuri, che ha negato di avere dato un suo «via libera».

Una polemica, dunque, che non potrà non innescare un nuovo scontro tra i fautori del trasferimento e quanti, invece, insistono per una soluzione diversa che, comunque, possa prevedere la permanenza in Calabria dei Guerrieri. 

IL DIETROFRONT DEL CRITICO – In serata è arrivata la precisazione di Sgarbi: «E’ stato un equivoco». Il critico ha, infatti, spiegato «L’equivoco è stato originato da un’asserzione infondata contenuta in una lettera inviata al ministro Franceschini che mi è stata consegnata ieri sera a Palmi e nella quale si faceva riferimento ad una sentenza del Consiglio di Stato, del 30 luglio 2009, secondo cui la competenza sullo spostamento di opera d’arte come i Bronzi di Riace non apparterrebbe allo Stato ma alle istituzioni locali. Cosa che, essendo Sovrintendente, so che non è vera». Raggiunto telefonicamente dall’Ansa, Sgarbi ha cercato di spegnere le polemiche: «Avendo sottoposto il documento a Caligiuri – aggiunge Sgarbi – abbiamo convenuto assieme sul fatto che, se fosse stato come riportato nella lettera inviata al ministro dal presidente dell’associazione Amici del Museo di Reggio Calabria, Vincenzo Panuccio, sul trasferimento dei Bronzi all’Expo di Milano avrebbe potuto decidere la Regione Calabria. Ma si è trattato solo di un ipotesi. E’ chiaro, e su questo non si discute, che la potestà decisoria sul possibile trasferimento dei Bronzi appartiene al ministro Franceschini e alla soprintendente Bonomi».

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L’ANNUNCIO DI SGARBI – Il via libera annunciato da Sgarbi, dunque, sarebbe arrivato direttamente dall’assessore calabrese, così come evidenzia il critico: «Di queste indicazioni – ha dettoSgarbi – l’assessore mi ha formalmente informato nel mio ruolo di Ambasciatore per la Cultura della Regione Lombardia all’Expo 2015».

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La nota evidenzia le ragioni della scelta di trasferire i Bronzi all’Expo: «L’assessore Caligiuri – sostiene Sgarbi – per il bene della Calabria e per la gloria dell’Italia, turbato da troppe cattive informazioni su quello che è il vero pensiero del popolo calabrese, nel pieno delle sue funzioni, preso atto dell’articolo 117 della Costituzione e nel rispetto dei poteri attribuiti al presidente, oggi vacante, della Regione, ha deciso di concedere il prestito dei Bronzi di Riace per l’Expo 2015 di Milano».

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«Caligiuri – dice ancora il critico – ha prontamente avviato le pratiche per condurre a un sereno giudizio la soprintendente Bonomi, indicandole i limiti dei suoi poteri. Caligiuri ha già predisposto l’atto deliberativo da portare in giunta subito dopo le elezioni regionali, stabilendo perentoriamente che il trasferimento dei Bronzi, con tutte le cautele di sicurezza che le loro condizioni impongono, avvenga il 15 ottobre, con una sosta preliminare presso i laboratori di restauro di Brera».

Argomenti poi smentiti da Caligiuri, quindi dallo stesso Sgarbi con la successiva dichiarazione.

 

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