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ROSETO CAPO SPULICO (CS) – Già la sola location dell’evento, incanta: il palco sulla spiaggia sottostante il Castello di Federico II, lo Stupor Mundi, a picco sul mare e, alle spalle del pubblico, il celebre Scoglio dell’Incudine, quel fungo di roccia che si erge dal mare, famoso nel mondo. La suggestiva location sarà lo scenario della nona edizione delle “Serenate a Federico II”, un viaggio iniziato nel 2006 per percorrere tra storia, leggenda e fantasia, i tanti aspetti dello Stupor Mundi che tanti segni ha lasciato in questi nostri luoghi di Calabria e di Roseto in particolare.
La nona edizione delle Serenate a Federico II, fortemente voluta dal neo eletto sindaco Rosanna Mazzia e dalla confermata delegata alla cultura, Sabrina Franco, sarà dedicata alla “Diversità nel pensiero dello Stupor Mundi”. Il testo, redatto e sceneggiato da Rocco Franco, cultore dell’Imperatore normanno-svevo e storico locale, ha l’intento di svelare uno spaccato del pensiero di Federico II, relativo al concetto della “diversità” per come, in termini positivi, da lui concepita. Il tema affrontato rende lo Stupor Mundi molto attuale, se consideriamo come l’errato concetto di “diversità” continui a far scontrare alcuni popoli.
Nella prima serata, la “Serenata a Federico II” sarà interpretata dagli attori Marco Silani, Alessandra Chiarello, Gianluca Blumetti, con il supporto della voce narrante del poeta e scrittore Francesco Fusca. La recitazione sarà intervallata da danze, su musiche d’epoca, interpretate dalle allieve della Scuola di danza “Scarpette Rosa” diretta da Francesca Smilari. Scenografia e regia sono affidate a Sokol Kurti, già primo ballerino dell’Opera di Tirana. Tanto la recitazione, quanto le danze, saranno intersecati da video prodotti da Salvatore Maffia su soggetto di Rocco Franco, frutto di una ricerca effettuata sulla filosofia di vita dell’Imperatore normanno-svevo, il quale era un cosmopolita convinto, che accettava con serena naturalezza la convivenza con uomini di razze diverse ed era un mecenate della Cultura, ritenuta elemento salvifico, fondamentale e primario, per l’emancipazione e il progresso dei popoli.
L’evento sarà documentato attraverso le riprese video della Virtual Community di Domenico De Palo, mentre gli abiti di scena sono stati ricostruiti con i costumi dell’epoca dall’associazione “Orizzonti Rosetani”. Come per le precedenti edizioni, non mancherà lo “Special Guest” d’eccezione. A concludere la serata sarà il cantautore Ron che intratterrà il pubblico con i suoi brani di successo e in uno scenario di particolare suggestione. Musica, danza e drammatizzazione della prima serata, spaccati significativi di quello che, a ragione, si può definire un inedito libro aperto dell’anima dei nostri monumenti, di solito presentati nella esclusiva loro bellezza esteriore, nella seconda serata lasceranno il posto a un ospite, straordinario interprete teatrale e cinematografico, come Michele Placido che reciterà poesie famose di autori illustri e internazionali oltre che un passo dell’Inferno di Dante. Nel corso dello spettacolo, il 21 agosto, oltre a Michele Placido si esibiranno anche napoletani Gian Luigi Esposito e Antonio Saturno, interpreti affermati di classici.
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