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ARENA (VV) – Questa volta la gente di Arena con in testa il sindaco Antonino Schinella e tutta l’amministrazione comunale non hanno assolutamente intenzione di cedere ai ricatti e all’arroganza della criminalità organizzata che nei giorni scorsi, attraverso alcuni atti intimidatori, ha costretto a chiudere l’attività i proprietari di un piccolo chiosco, avviato in Piazza Generale Pagano in occasione del periodo estivo.
Una vera e propria imposizione della criminalità organizzata iniziata già prima che il locale venisse inaugurato: il primo tentativo di incendiare il chiosco risale al 23 luglio, proprio la notte prima dell’apertura. Ma i ragazzi sono andati avanti lo stesso e ad una settimana esatta è giunto il secondo attentato con l’incendio dell’autovettura di Nazzareno Papallo, titolare della licenza, il quale a questo punto ha deciso di comunicare al Comune la chiusura dell’attività.
Una decisione che l’amministrazione comunale non ha inteso accettare. Anzi, dopo aver espresso vicinanza, solidarietà e sostegno ai proprietari del locale attraverso alcuni volantini affissi in paese, ha deciso di ribellarsi contro questi episodi che «nulla hanno a che vedere – si legge nel volantino – con la cultura civica che contrassegna questo paese».
Il sindaco Schinella ha convocato per lunedì scorso un’assemblea in piazza per dire no alla criminalità e per sollecitare la gente del paese a reagire in maniera energica, anche per contrastare il senso di rassegnazione e l’indifferenza. E dopo l’incontro pubblico, l’amministrazione comunale ha voluto riaprire simbolicamente il chiosco offrendo a tutti i presenti bibite in modo gratuito. «Da parte nostra staremo a fianco delle vittime e lotteremo per sconfiggere questo modo di agire», ha affermato Schinella, il quale grazie alla collaborazione di tutta l’amministrazione comunale ha anche contattato SoS Impresa al fine di avere manforte nel difendere la libera iniziativa imprenditoriale ed opporsi al racket.
La coraggiosa battaglia dell’amministrazione comunale, quindi, non poteva non essere avallata dall’associazione anticriminalità che ha subito dato disponibilità e garantito l’apertura di uno sportello in paese nei prossimi giorni. Ma il sindaco Schinella vuole dare subito un segnale forte e convinto per tentare di rafforzare quel senso di comunità, fatto di relazioni vere e solidali tra i cittadini, «per erigere uno scudo forte e provocare una forza d’urto in grado di porre ai margini della società coloro i quali scelgono di vivere nell’illegalità, nella violenza e nel dipresso del vivere civile». Di conseguenza ha promosso un incontro con il presidente della Associazione PromoArena Filippo Adamo per valutare insieme la possibilità di riaprire il chiosco affidandone la gestione ai volontari della protezione civile.
Entrambi condividono infatti che le intimidazioni e le minacce non possono frenare la voglia e la passione di chi intende contribuire alla crescita di questi paesi interni che purtroppo continuano a spopolarsi giorno dopo giorno specialmente di giovani generazioni costrette a tentare di realizzare i propri sogni imprenditoriali altrove. Ma stavolta la comunità arenese, rappresentata dal sindaco Antonino Schinella, non intende chinare la testa e pertanto sta vagliando tutte le possibilità al fine di riaprire quanto prima il chiosco.
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