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SUL cratere dello Stromboli, nelle Eolie, si è aperta una nuova bocca. Il celebre vulcano che svetta di fronte alle coste calabresi sta offrendo uno spettacolo che incanta: le lunghe colate di lava scendono fino al mare alzando nubi di vapore. Dalla bocca esce gas, fumo, lapilli. Le escursioni sono state sospese e sull’isola si sono riversati migliaia di turisti che vogliono vedere lo spettacolo, molti dei quali partono anche dalla Calabria, e salgono sulle barche per vedere l’eruzione dal mare. 

La nuova bocca eruttiva si è aperta nella parte alta della Sciara del fuoco, a una quota di circa 650 metri. Il flusso ha formato un ampio campo lavico che ha ricoperto completamente il pianoro di quota 600 metri. Da lì si sono diramati diversi bracci di lava ben alimentati, che hanno raggiunto rapidamente il mare: uno dei due bracci si è sovrapposto al campo lavico del 2007, mentre l’altro scorre nella parte centrale della Sciara del Fuoco.

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 Il centro funzionale centrale per il rischio vulcanico del dipartimento della Protezione civile ha confermato  «il persistere di una criticità elevata sul vulcano». Considerato lo stato di attività del vulcano, ha chiesto ai centri di competenza – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Università di Firenze – di intensificare il monitoraggio fino a 24 ore su 24 e di garantire la presenza di personale sull’isola. Per migliorare il raccordo tra le attività degli istituti, è presente a Stromboli anche un rappresentante
del dipartimento. Il coordinamento degli interventi operativi è invece affidato alla Regione Siciliana; due suoi rappresentanti sono sull’isola. 

Il sindaco Marco Giorgianni ha attivato il Coc – Centro operativo comunale – e ha preso le prime iniziative per garantire un maggior presidio del territorio, tra cui la sospensione di tutte le attività escursionistiche sul vulcano. «L’attività di monitoraggio è particolarmente accurata e al momento non ci sono pericoli per persone e cose. Tra l’altro questo è uno dei vulcani più controllati nel mondo e dunque siamo tranquilli», dice Giorgianni. «Certo – prosegue – si tratta di attività naturali ed esistono dei rischi anche non prevedibili per questo è stata rafforzata la presenza di uomini della Protezione civile e delle forze dell’ordine. Non stiamo sottostimando il caso, la mia prima esigenza è salvaguardare l’incolumità delle persone ma non si deve estremizzare con messaggi allarmistici una situazione che è sotto controllo soprattutto in un periodo di affluenza massima sull’isola come agosto. In questo momento infine per avere tutto sotto controllo stiamo monitorando il numero di persone che sbarcano e vanno via per avere sempre presente il numero delle presenze».

Gli esperti dell’Ingv di Catania illustrano l’attività del vulcano spiegando che giovedì verso le 14:30 «è cominciato un nuovo trabocco lavico dalla terrazza craterica dello Stromboli, prendendo lo stesso percorso dei trabocchi precedenti di giugno-luglio 2014, nella parte centrale della Sciara del Fuoco». Poi alle 7:16 di venerdì «ha avuto inizio un secondo, abbondante trabocco lavico dall’area nord della terrazza craterica. L’immagine ripresa dalla telecamera termica dell’Ingv stamani ha anche mostrato tre flussi lavici che entrano nel mare, mentre due altri, in primo piano, stanno per raggiungere la linea di costa. Questo nuovo episodio effusivo, il più significativo degli ultimi anni, è stato preceduto da diversi trabocchi lavici nella seconda metà di giugno e nelle prime tre settimane di luglio».

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