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REGGIO CALABRIA – Li hanno soccorsi nel Canale di Sicilia mentre provavano una traversata e ora la nave Diciotti della Guardia costiera li ha portati in salvo nel porto di Reggio Calabria. Si tratta di 1003 migranti, che si aggiungono alle altre migliaia arrivati nei giorni scorsi. Uno sbarco, quello di oggi, pari a quello avvenuto il 15 luglio quando le persone arrivate erano 1.023 (LEGGI).
Stavolta si tratta di 943 uomini, 49 donne e 11 bambini: due di loro, una donna incinta ed un giovane con problemi per una frattura pregressa, sono stati ricoverati precauzionalmente in ospedale. Nel corso delle visite successive allo sbarco sono stati riscontrati anche alcuni casi di scabbia. Nel complesso, comunque, le condizioni dei 1003 migranti sono buone.
Le operazioni di primo soccorso ed assistenza sono state coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. In porto hanno operato rappresentanti del Comune, le forze dell’ordine, la Capitaneria di porto, la Direzione marittima della Calabria e della Basilicata, i medici del 118, la Protezione civile provinciale, e personale dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’Azienda Ospedaliera, associazioni di volontariato e la Croce rossa. Una parte di essi sarà ospitato in due strutture messe a disposizione dal Comune di Reggio Calabria mentre gli altri saranno portati in altre strutture di accoglienza, secondo uno schema già usato dalla macchina dei soccorsi.
Nel pomeriggio di ieri, il prefetto Claudio Sammartino aveva convocato una riunione operativa per il coordinamento delle attività di primo soccorso e assistenza, alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Reggio Calabria, delle Forze di Polizia, della Capitaneria di Porto, della Direzione Marittima della Calabria e della Basilicata, dell’Usmaf, del Suem, della Protezione civile provinciale, dell’Azienda sanitaria provinciale, dell’Azienda ospedaliera, delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa. A tal fine è stata attivata la sala operativa per il coordinamento delle operazioni di primo soccorso e accoglienza.
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