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Giuseppe Catozzella, giovane scrittore lucano doc (papà di Grassano e mamma di San Mauro Forte), lo aveva detto in un’intervista al Quotidiano, un paio di mesi fa, che, a proposito del premio Stregia, gli sarebbe piaciuto vincere quello dei giovani. E’ così è stato: con il romanzo “Non dirmi che hai paura”, Giuseppe Catozzella è il vincitore della prima edizione del Premio Strega Giovani, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Bellonci e da Strega Alberti Benevento in collaborazione con Unindustria e con il sostegno di Eni.
L’autore lucano è risultato con 93 voti (più del doppio rispetto al secondo classificato) il più votato dalla giuria composta da quattrocento ragazzi (come gli Amici della domenica), provenienti da oltre quaranta scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero (Berlino, Bucarest, Parigi). Ma per Catozzella non finisce certo qui. In attesa di ritirare il 3 luglio, a Villa Giulia lo Strega Giovani, Catozzella con “Non dirmi che hai paura” è nella cinquina finale del premio storico, lo Strega dei “grandi”. E ci arriva anche qui da più votato di tutti. A contendersi con lo scrittore lucano la vittoria finale: “Il padre infedele” di Antonio Scurati (Bompiani), “Il desiderio di essere come tutti” di Francesco Piccolo (Einaudi), “Lisario o il piacere infinito delle donne” di Antonella Cilento, “La vita in tempo di Pace” di Francesco Pecoraro (Ponte alle Grazie). Il romanzo di Giuseppe Catozzella ripercorre la struggente vicenda di Samia Yusuf Omar. Uno straordinario, quanto necessario, romanzo sulla vita della giovane atleta somala morta nel Mar Mediterraneo, il 2 aprile 2012, nel disperato tentativo di raggiungere a nuoto le funi lanciate da un’imbarcazione italiana, posta di fronte alla carretta del mare sulla quale si trovava in compagnia di altri trecento migranti, nell’ultima tappa (l’arrivo via mare in Italia da Tripoli) di un viaggio iniziato 18 mesi prima, dopo aver già percorso gli ottomila chilometri necessari per raggiungere la Libia dall’Etiopia, attraverso il Sahara.
Samia è morta rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi di Londra, per prendersi la rivincita di quell’ultimo posto conquistato nei 200 metri femminili ai Giochi olimpici di Pechino del 2008, a soli 17 anni, che aveva commosso tutto il pubblico presente allo stadio. Un sogno che adesso continua a correre attraverso le pagine di Giuseppe Catozzella che cono lo Strega Giovani ha vinto anche per Samia.

m.agata@luedi.it

 

 

 

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