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POTENZA, – Abbiamo concordato per il 2013 con Fiat l’incremento salariale: da qualche mese si sta svolgendo la difficile trattativa per il biennio economico 2014-2015, è proprio qualche giorno fa si è addirittura arenata. Si registrano forti difficoltà con questo gruppo industriale che vorrebbe mettere in discussione i due livelli di contrattazione. Contiamo di mantenere inalterato, in questo importante settore, il sistema di negoziazione».
E’ questo uno dei passaggi principali della relazione del segretario lucano della Uilm, Vincenzo Tortorelli (eletto nei giorni scorsi segretario regionale della Uil pensionati), illustrata a Potenza nel corso del primo Congresso Regionale del sindacato, che si sta svolgendo a Pignola. Lo stabilimento lucano della Fiat «vive la stagione delle grandi trasformazioni» e «possiamo affermare con contezza dei fatti che il management della Fiat, con il suo miliardo di euro di investimenti e con gli atti strategici compiuti, ripone grande fiducia nel patrimonio di conoscenza, capacità produttiva e lavoro dello stabilimento lucano»: la Uilm ritiene «che solo attraverso gli accordi che mirino a potenziare il polo dell’auto lucano si può garantire qualità del prodotto e livelli di produzione adeguati, pur in presenza di un mercato ancora sfavorevole».
Melfi, secondo Tortorelli, deve «diventare il luogo di sperimentazione delle nuove tecnologie eco-compatibili anche per ridare un ruolo strategico all’indotto Acm all’interno del triangolo produttivo Pomigliano – Cassino – Melfi». Il segretario della Uil, sempre sui rapporti con l’azienda torinese, ha quindi posto alcuni interrogativi, tra cui «lapossibilità di costruire nuove prospettive centrate su modelli cooperativi», e «cosa si può fare e cosa può fare la Regione per superare vecchie separatezze e mettere lo stabilimento dentro le sue politiche di sviluppo e di crescita del manifatturiero»: la relazione si conclude con due richieste precise: alla Fiat «di dare risposte alle proposte che la nostra organizzazione ha sottoposta ai vertici del Lingotto sulla realizzazione a Melfi di un altro modello al fine di salvaguardare tutti i livelli occupazionali» e alla Regione «di individuare politiche industriali efficaci e processi di riforme adeguati a partire da quelle dei Consorzi industriali». (ANSA)
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