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PAOLA – Sono trascorsi poco più di due anni, da quando Assunta Filippo ragazza di San Lucido all’epoca 28enne, perse la vita in un pauroso incidente stradale, accaduto sulla ss18 all’altezza della casa circondariale di Paola. Era il 12 marzo 2012 quando all’ospedale civile di Cosenza i medici ne dichiararono il decesso. L’impatto violentissimo avvenne per cause allora non chiare contro un autocarro che viaggiava in direzione sud guidato da Fortugno Pietro. Oggi amici e soprattutto familiari di Assunta, iniziano a veder più distintamente il quadro di una triste vicenda le cui voci di popolo rischiavano di prendere il sopravvento su un dolore che mai verrà sopito. Sul conducente infatti viene aperto dalla Procura della Repubblica di Paola, un procedimento penale per il reato di omicidio colposo. Incaricato dal pubblico ministero un Consulente tecnico di ufficio per far chiarezza sulla dinamica del sinistro si concludeva col contestare al Fortugno più violazioni al codice della strada e viceversa nessuna contestazione e violazione alla compianta Assunta Filippo. Indagini perizie consultazioni e tanto dolore rimasto sospeso per due lunghi anni alla fine dei quali il GUP, dott Carmine de Rose ascoltate le parti dopo lungo dibattimento certificava la “sussistenza di elementi utili a sostenere l’accusa in giudizio nei confronti del Fortugno per i fatti addebitatigli, emettendo Decreto che dispone il rinvio a giudizio dello stesso”. Nel decreto si legge in dettaglio la violazione multipla del codice della strada da parte del conducente che “ad una velocità superiore agli 80km/h con asfalto bagnato e viscido centrava la Golf della Filippo cagionandone la morte”. Ora si aprirà un lungo percorso processuale, ma di Assunta resta un ricordo pulito integro, di una ragazza solare impegnata nel volontariato e nelle missioni africane. Alla sua morte la famiglia come Assunta avrebbe voluto, ha donato gli organi.

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