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POTENZA – Chi si aspettava numeri, rassicurazioni, prospettive documentate è tornato a casa non certo soddisfatto. La riunione di ieri mattina sul petrolio lucano – alla quale ha partecipato alla Regione il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi e il presidente della giunta regionale, Marcello Pittella – non è stata decisionale. E’ ancora la fase embrionale. Le parti a tal proposito si sono già aggiornate a mercoledì prossimo. Questa volta l’incontro si svolgerà a Roma.
Nella sala Verrastro, al primo piano del palazzo della giunta la riunione, invece, è stata divisa in due fasi. Prima il tavolo operativo al quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni delle imprese e dei sindacati. Presenti anche esponenti politici: i parlamentari di Sel (Barozzino e Placido) quelli del M5S (Liuzzi e Petrocelli) e i il senatore dei Popolari per l’Italia, Di Maggio. In più Lacorazza in rappresentanza del Consiglio regionale più Aurelio Pace dei (Ppi) e altri. Presenti tutti gli assessori e i direttori generali. Nessuno dei parlamentari del Pd ha invece preso parte alla riunione. Un caso o l’ennesimo strappo intestino al Partito democratico? Nei prossimi giorni tutto sarà più chiaro.
Ma per quanto riguarda le dichiarazioni dei protagonisti ci sono state “rassicurazioni”. Da quanto è emerso il governo nazionale assicura che la Basilicata sarà centrale nelle dinamiche energetiche e «otterrà grandi benefici in termini di sviluppo, di occupazione e di infrastrutture». Ma per i dettagli c’è da aspettare. Quello di ieri in pratica è stato solo l’insediamento del tavolo di concertazione Stato – Regione. Quello che emerge è l’assenza delle compagnie petrolifere. Con loro tratterà direttamente il governo.
Le basi di partenza chieste dalla Regione sono due: l’esclusione delle royalties dal Patto di stabilità e il recupero del bonus idrocarburi. Da quanto si è appreso per il pregresso nelle prossime settimane dovrebbe essere ricaricata la card mentre per il futuro la normativa dovrebbe essere modificata per utilizzare i fondi del bonus per operazioni di inclusione sociale come voluto dal governatore Pittella.
Comunque la giornata del ministro Guidi a Potenza si è chiusa con la conferenza stampa alla fine del tavolo operativo nella quale l’esponente del governo nazionale ha rassicurato: «La Basilicata è una regione strategica ed essenziale per l’Italia, e noi dobbiamo essere in grado di fare impresa in ogni zona del Paese, sfruttando prima di tutto le peculiarità locali. Il ministro, riferendosi alle estrazioni petrolifere, ha poi aggiunto che «è necessario rimuovere gli intoppi che hanno creato un mancato collegamento tra greggio e sviluppo» e che «la Regione deve essere coinvolta nei processi decisionali».
Pittella quindi ha parlato della necessità di modificare la legge attuale «canalizzando le risorse rivenienti dal 3 per cento di royalties pagate dalle compagnie petrolifere in specifici fondi gestiti dalle Regioni, che poi andranno utilizzati per progetti di inclusione sociale e di difesa del suolo».
Il governatore lucano ha aggiunto: «Le estrazioni petrolifere devono essere affrontate in chiave di sviluppo e di lavoro, e la Basilicata è considerata dal governo una regione speciale per il contributo generosissimo che consegna al Paese».
«Le risorse acquisite dalle estrazioni – ha detto ancora Pittella – devono essere sottratte dal Patto di stabilità , e andare a investimenti strategici. La Basilicata ha bisogno di maggiore attenzione e di maggiori ricadute». Per concludere non si è parlato di ulteriori estrazioni, ma il ministro Guidi ha sottolineato: «L’importanza di assicurare la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini».
s.santoro@luedi.it
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