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POTENZA – Non solo distretto G e schema idrico Basento Bradano. Nell’incontro romano di Marcello Pittella si è parlato anche di ferrovie, altro vero problema della Basilicata. La questione in questo caso è molto delicata, e si prospetta biblica sia sul piano degli investimenti che su quello della tempistica vera e propria. «Lupi ha un progetto – ha detto Pittella sempre durante l’incontro di ieri pomeriggio a Potenza – un piano di investimenti su due direttrici ferroviarie: la Battipaglia-Reggio Calabria e le direttrici pugliesi dal Molise. In questo schema dovrebbe rientrare anche la direttrice Brindisi-Taranto-Potenza. Si tratta di investimenti che si aggirano sui 14-15 miliardi di euro in totale. Lupi però ha un programma, su dieci anni, dove l’Europa svolge un ruolo fondamentale. Noi comunque il nostro piccolo lo abbiamo fatto: il nostro quadro strategico sulle infrastrutture prevedeva una spesa di 6 miliardi di euro. Abbiamo asciugato e siamo arrivati ad un miliardo e novecentomila euro. Di questi 400mila sono stati già stanziati e abbiamo espletato le gare d’appalto per la Tito-Brienza e per il primo lotto della Potenza-Melfi». Ma per fare questo c’è anche bisogno del petrolio e la possibilità di superare il tetto del patto di stabilità: «Attualmente – continua il governatore – la Regione non può superare il tetto di spesa di 539 milioni di euro. Ad oggi, tra anticipazioni e altro abbiamo ampiamente superato il 60% della spesa stabilita. Siamo già in difficoltà». Le royalties hanno bisogno di essere svincolate dal tetto del 3% «imposto dalla Merkel». Perché «noi abbiamo i soldi in cassa ma non possiamo pagare». E la situazione del trasporto pubblico è emblematica: «è capitato spesso che le aziende di trasporto pubblico hanno annunciato scioperi e manifestazioni. Ecco, noi i soldi per pagarli teoricamente li abbiamo ma non possiamo pagare, a questo punto ci sarebbero 166 milioni di euro che potremmo utilizzare anche per questo, ma dobbiamo fare uscire le royalties dal patto. La questione peraltro riguarderebbe solo la Basilicata, perché siamo l’unica regione a ricevere contributi di questo tipo. Non causeremmo danni a svincolare le somme, nessuno ci seguirebbe e noi potremmo finanziare totalmente tutte le infrastrutture che sono necessarie alla Basilicata». la scommessa sta tutta qui, ma resta comunque una posizione difficilmente conciliabile: bisognerà vedere se dall’altra parte il ministro Guidi riuscirà a creare le condizioni per un nuovo accordo petrolifero che possa fare contenti tutti.

v. p.

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