3 minuti per la lettura
POTENZA – Sullo schema idrico Basento-Bradano si potrà andare avanti non appena il Governo approverà il decreto sviluppo, approvazione peraltro prevista per la fine di giugno. Dunque il risultato dell’incontro tra Marcello Pittella, il ministro delle Infrastrutture Lupi, Roberto speranza e il sindaco di Genzano Rocco Cancellara ha dato i suoi risultato. E Marcello Pittella, durante l’incontro di ieri pomeriggio a palazzo Loffredo a Potenza, non ha nascosto un certo entusiasmo per «il buon risultato» raggiunto. Ma durante l’incontro si è parlato anche di distretto g e della strada Nerico-Muro Lucano, altri due lunghi e irrisolti nodi della Basilicata. Dunque, lo scippo milionario destinato all’Expo non ci sarà, ma non per questo la Regione non ha colpe. «Siamo stati molto lenti – dice Pittella – negli anni passati, e questo è un nostro errore. Effettivamente quello scippo era stato operato giustamente dal governo perché non abbiamo saputo fare il nostro dovere.
Dunque soddisfazione soprattutto «per l’apertura – ha detto Pittella – e la condivisione espressa dal Ministro Lupi circa l’esigenza di superare lo stallo in essere e di ripristinare al più presto una guida gestionale sui lavori della Nerico-Muro Lucano, arteria completata per l’80 per cento, finanziata con i fondi del dopo terremoto del 1980 e che ha subito forti rallentamenti in seguito alla cessazione dell’ufficio commissariale dal febbraio scorso.
Come pure è stata ritenuta prioritaria un’accelerazione per la nomina di un commissario ad acta per la gestione del progetto Marascione.
E’ stata condivisa l’esigenza di predisporre a breve un provvedimento normativo per la riassegnazione delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera e la prosecuzione dell’istruttoria già messa in campo. Il progetto definitivo è infatti già stato approvato dal Cipe e posto a base di gara». A che punto siamo, quindi? «Abbiamo elaborato un emendamento – dice Pittella – che trasferiremo al ministro Lupi. I problemi sono nati con la soppressione dell’Eipli, che era l’ente gestore del Marascione, con quella soppressione venne meno il commissario e quindi venne bloccata». Dunque il “peso” dei lucani a Roma si è fatto sentire, dopo la corsa all’emendamento per evitare lo scippo di oltre sessanta milioni di euro, adesso si potrà quantomeno aprire le buste con le proposte sull’appalto. Tutto questo sempre dopo l’approvazione del decreto sviluppo «che dovrebbe comunque avvenire – garantisce Pittella – entro la fine del mese di giugno. Da lì in poi toccherà a noi procedere in maniera spedita».
A Roma intanto la timeline dei lavori presentata qualche mese fa è piaciuta, adesso però bisognerà anche capire se si potrà applicare un po’ di risparmio sull’intero cantiere: «Cercheremo – continua il presidente della Regione – di capire come fare per affinare i costi, modernizzare il progetto e renderlo più efficiente».
Ma non c’è niente, almeno per ora, in termini puramente economici. Durante l’incontro del Lions Club di Potenza Pittella ha anche annunciato di aver invitato il ministro Lupi in Basilicata: «in modo da poter ragionare in maniera ampia sulla questione infrastrutture in Basilicata».
Ma per fare questo bisognerà in primo luogo decidere come spendere le royalties (e farle uscire dal patto di stabilità) «altrimenti non ci saranno possibilità, per la Basilicata non potrà esserci sviluppo infrastrutturale. E su questo punto si dovrà discutere ancora a Roma per poter ottenere di più».
v.panettieri@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA