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Serve al più presto, entro una decina di giorni, una delibera di giunta regionale che dia il via libera al progetto omnicomprensivo della scuola Bramante. Non solo la parte riguardante la scuola materna ed elementare finanziata dal Piano delle città 5 milioni e 160.000 euro che arrivano in gran parte dal Ministero ma anche la scuola media, la palestra e le attività polifunzionali che renderebbero completo l’intervento ma che richiedono un ulteriore impegno di 3 milioni di euro.
Come è stato scritto nei giorni scorsi dallo stesso sindaco Adduce al presidente della Regione le necessità che emerge come «fabbisogno finanziario per il completamento dell’intero plesso scolastico, ivi compresi gli spazi collettivi per attività polifunzionali previsti dalle Nuove Linee Guida per l’Edilizia Scolastica è di 3 milioni e 140.000 euro».
«Nell’ambito degli obiettivi di servizi la Regione Basilicata ha previsto un finanziamento di 3.000.000,00 per la messa in sicurezza e ristrutturazione della scuola media “F. Torraca” di via A. Moro in Matera.
In considerazione dei tempi tecnici necessari alla realizzazione di tale intervento riteniamo prioritario destinare tale somma al completamento del progetto già predisposto della scuola di Via Bramante».
Una richiesta inviata alla Regione da qualche settimana ma per la quale non ci sono ancora risposte e che avrebbe bisogno invece di una necessaria accelerata visto che i tempi dettati dal Piano delle città sono rigidi e impongono entro ottobre prossimo l’avvio del cantiere. Serve dunque una delibera regionale entro pochi giorni per permettere all’intervento di poter essere completo. «Si tratterebbe di caso di rigenerazione urbana e di vero esempio di cultura europea che certamente aprirebbe anche le porte verso la candidatura» spiega Ina Macaione docente universitario ma soprattutto, fino a qualche giorno fa, assessore all’Urbanistica che ha seguito da vicino la questione del Piano delle città e di via Bramante. «Sarebbe un bell’esempio indubbiamente di come si rivitalizzano quartieri importanti attraverso i luoghi più popolati come le scuole. La Torraca? Lì ci sarebbe tutto il tempo di accedere ad altri fondi del Ministero per riuscire ad intervenire tempestivamente. Sarebbe un salto in avanti che ci proietterebbe immediatamente a diventare capitale della cultura».
Come spiegato a livello progetturale «la realizzazione dell’intera opera è di grande importanza per la città e per la stessa Regione, in quanto trattasi di una infrastruttura culturale di integrazione aperta non solo per la comunità scolastica ma anche per l’intera cittadinanza».
«Il progetto del distretto scolastico intrattiene anche un forte rapporto con i quartieri nei quali è inserito. Ricade infatti in un area di margine del quartiere Platani, a poca distanza da altri due “nuclei urbani del Risanamento”: Spine Bianche da un lato e Villa Longo dall’ altro.
L’edificio si articola in scuola dell’infanzia, elementare e medie e ogni area gode di un facile accesso verso l’esterno e vista sui giardini circostanti».
«Gli spazi aperti, il verde, la stretta relazione con la natura nel progetto favoriscono l’apprendimento e le relazioni interpersonali dei bambini e dei ragazzi. Gli spazi sono concepiti per il benessere psico-fisico e per l’apprendimento».
Un progetto che, a quanto pare, per essere completo, ha bisogno davvero di uno slancio in più da parte dell’Amministrazione regionale sotto forma di delibera di giunta e di disponibilità dei 3 milioni. «Non c’è tempo da perdere e sarebbe un peccato per Matera non sfruttare quest’occasione» conclude la Macaione, «i lavori comunque andranno avanti per la parte già finanziata».
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