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Anche Matera come tutta Italia, domani si mobiliterà a favore di Erri De Luca. Giovedì 5 giugno, infatti, si terrà a Torino l’udienza preliminare del processo in cui Erri De Luca è accusato di istigazione al sabotaggio nel corso di una intervista sulla battaglia dei No Tav in cui si era espresso a difesa di quattro aragazzi arrestati e da cinque mesi in regime di 41 bis perchè accusato di terrorismo.
In tutta Italia domani, 4 giugno, a 24 ore dalla seduta, si svolgeranno reading tratti dalle opere di Erri de Luca.
Anche la citàt dei Sassi sarà coinvolta in questa “staffetta” letteraria ideale. A Matera lo scrittore era stato ospite qualche mese fa nel corso di una bellissima giornata organizzata con gli studenti. Beatrice Genchi, organizzatrice anche di un altro evento a cui De Luca non riuscì a partecipare, commenta così l’iniziativa che ha promosso alla Casa Cava, domani a partire dalle 18,30.: “ Su Fb nella settimana di Pasqua ho creato quasi per gioco il gruppo #iostoconerri che in pochi giorni ha raccolto oltre mille adesioni e a quel punto ho pensato al’evento “Voci e suoni di Matera per Erri De Luca”. Hanno subito dato la loro disponibilità la libreria Di Giulio, Gigi Esposito e l’Onyx che offrirà la disponibilità della Casa Cava per una lettura corale e spontanea di brani di Erri De Luca. Sarà – prosegue – una serata inusuale nella quale le voci narranti e i suoni che spontaneamente si incroceranno, saranno veicolo di bellissime riflesisoni di un autore davvero appassionato dell’ambiente e rispettoso delle persone. In queste ore la risposta alla nostra iniziativa, da timida sta diventando corale”.
Al centro dell’accusa mossa nei confronti di De Luca c’è questa frase: “La Tav va sabotata perché nociva e inutile” che lo scrittore aveva pronunciato nel corso di un’intervista all’Huff Post.
Questa la risposta dello scrittore nei giorni scorsi ospite al Salone del Libro di Torino, riferita di nuovo dall’Huff Post: “Non chiederò il rito abbreviato perché preferisco un processo aperto con udienze pubbliche. Non so quanti anni di carcere sto rischiando, non mi occupo di queste cose, ma non voglio sconti di pena. E se dovessero condannarmi, ho concordato con il mio avvocato che non ricorreremo in appello. Se dovrò andare in galera, allora ci andrò”.
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