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POTENZA – Si sono dati appuntamento, come consuetudine, in piazza Mario Pagano, istituzioni, autorità, forze dell’ordine, Vigile del Fuoco, Croce Rossa, Protezione civile per le celebrazioni potentine della sensattottesima feste della Repubblica italiana. Una cerimonia aperta dal prefetto Rosaria Cicala che ha letto il messaggio del Capo dello Stato, Napolitano, che ha invitato ad affrontare la crisi del paese con quei valori che hanno fatto grande l’Italia. «Ci ricorda – ha detto il prefetto alle telecamere del tgr Basilicata – tutte le persone che hanno reso grande l’Italia:  dai semplici cittadini, ai grandi rappresentanti e dai nostri Padri costituenti.

Ci invita con quello stesso spirito costruttivo a cui tutti sono chiamati, a superare le difficoltà con grandi sinergie e obiettivi precisi».

Tanti i cittadini che hanno preso parte all’evento di ieri mattina, nella città capoluogo, dedicato al ricordo del 1946 ma ancor di più per ridare dignità alla vita quotidiana, di questi tempi, scavalcata dalla crisi e che porta al disincanto un po’ da tutto ad iniziare dalla politica.

Un pensiero particolare è stato dedicato ai marò italiani detenuti in India.

Dopo un omaggio al monumento ai caduti di Montereale, le istituzioni ed i rappresentanti dei corpi armati hanno presenziato alla cerimonia ufficiale in Piazza Mario Pagano.

Presenti il sottosegretario Vito De Filippo e regionale con l’assessore Raffaele Liberali, che ha portato il saluto del  governatore Pittella.

Dinanzi ai gonfaloni della provincia di Potenza con in testa la città capoluogo, la banda ha accompagnato l’arrivo del Prefetto Rosaria Cicala.

Presenti molti primi cittadini lucani, tra cui in testa il sindaco di Potenza facente funzioni, Pietro Campagna che ha ricordato la figura di Emilio Colombo, potentino illustre e padre costituente.

Un intervento che ha messo al centro la democrazia, quello del presidente della Provincia, Nicola Valluzzi.

In piazza anche le famiglie di coloro che sono stati insigniti con medaglie e onorificenze al merito e che con la loro vita hanno contribuito alla causa della libertà e della democrazia. Poi lo sventolio del tricolore e la consegna dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica al comandante regionale della Gardia di Finanza, Valerio Zaga.

 

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