X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

REGGIO CALABRIA – Si ridimensiona e di molto il caso Leonia, la compartecipata del comune che si occupava della raccolta dei rifiuti a Reggio Calabria la cui gestione era anche finita sotto la lente d’ingradimento della commissione di accesso agli atti che evidenziato la necessità dello scioglimento del consiglio comunale della città dello Stretto. L’ex amministratore delegato della società, Angelo Mannucchi, per il quale l’accusa aveva chiesto una condanna pari a 12 anni di reclusione per diversi capi di imputazione, infatti, è stato condannato solo a un anno e due mesi e solo per il capo di imputazione legato all’abuso di ufficio, ma l’accusa forse più importante, quella per concorso esterno in associazione mafiosa è caduta a seguito della sentenza di assoluzione pronunciata con la formula “per non aver commesso il fatto” dal gup distrettuale di Reggio Calabria, Massimo Minniti.

Nel processo svoltosi davanti al giudice Minniti con il rito abbreviato c’erano anche altri tre imputati Roberto Lugarà, condannato a 4 anni di reclusione, Francesco Giovanni Minniti condannato a un anno di reclusione e Antonio Ursino che dovrà invece scontare un anno e quattro mesi di carcere.
La decisione del gup appare di grande rilievo alla luce delle conseguenze che l’iniziale imputazione aveva avuto sulle società amministrate da Mannucchi per le quali la prefettura aveva emesso una interdittiva antimafia (LEGGI)  mentre la Commissione Straordinaria alla guida del Comune di Reggio dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa (LEGGI) aveva proceduto allo scioglimento della stessa Leonia di cui la società di Mannucchi era socio privato. 
L’inchiesta alla base del processo riguarda l’attività del clan Fontana in riferimento alla Leonia (LEGGI) scoperta dalla Finanza e portata alla luce con una operazione messa a segno tre giorni dopo lo scioglimento del consiglio comunale reggino. Il rito abbreviato, che si è concluso con questa sentenza, era stato scelto solo da quattro imputati mentre gli altri hanno optato per il processo con rito ordinario attualmente in corso davanti al tribunale di Reggio Calabria.
REDAZIONE WEB
Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE