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VENOSA – Con “Un libro speciale” gli alunni della V C dell’ Istituto comprensivo “Gesualdo da Venosa – Scuola primaria Giovanni XXIII hanno vinto la settima edizione del premio Tomaso Viglione “Uguaglianza nella diversità”.
Il libro, scritto e disegnato dai giovani studenti, all’interno di un progetto coordinato dalle insegnanti Paola Basta, Concetta Del Buono, Maddalena Savino e Carmela Paternoster, contiene il diario di cinque anni di attività scolastiche, trascorsi con un bambino disabile, al quale è stato donato come ricordo delle esperienze vissute insieme.
Un lavoro che ha colpito la commissione che ha esaminato gli elaborati pervenuti per “la continuità e l’assiduità nel lavoro quotidiano e perché non c’è stata la personificazione della disabilità. Infatti, non è mai visibile l’immagine del bambino. Viene lasciato tutto all’immaginazione”.
Una menzione speciale è andata alla classe V C dell’ Istituto comprensivo ex quinto circolo “Semeria” -Scuola Primaria di Matera, con l’elaborato “La pietra scartata… è diventata testata d’angolo”, referente Filomena Pascucci.
La base del progetto l’idea che la «diversità è un modo di essere al mondo, e include nel suo significato l’unicità dell’esistenza».
Partendo dalla lettura del mondo circostante, attraverso l’arte, è stata rappresentata una “icona” suggestiva che racconta una Matera, un tempo discriminata, e oggi candidata a “Capitale europea della cultura” per l’anno 2019”.
Attraverso il linguaggio universale dell’arte la classe ha elaborato il concetto di diversità come ricchezza. Il premio, istituito dal Centro riabilitazione e formazione dei “Padri Trinitari” di Venosa, e arrivato alla settima edizione, segnala alla opinione pubblica persone che si sono distinte per la sensibilità nei confronti del mondo della disabilità, attraverso comportamenti significativi assunti nella quotidianità, oppure attraverso la produzione di testi scritti (temi, articoli), iconografici (disegni, cartelloni), manifesti o spot pubblicitari, filmati.
L’iniziativa di sensibilizzazione sulle problematiche riguardanti le persone con disabilità, che gode del patrocinio di Regione, Provincia, Asp e Comune di Venosa, anche quest’anno ha coinvolto studenti di tutta la Basilicata.
«Il Premio si sta imponendo all’attenzione pubblica. Rispetto ai 20 della passata edizione, quest’anno sono stati 30 gli Istituti che hanno partecipato al bando – ha sottolineato Padre Angelo Cipollone , direttore del Centro dei Trinitari – Dobbiamo fare di più. Dobbiamo far uscire il Premio dall’ambito regionale e lanciarlo a livello nazionale per dare risonanza al messaggio che parte da Venosa: una società è tanto più civile quanto più riconosce l’uguaglianza nella diversità».
Stesso invito è stato rivolto direttamente al neo sindaco di Venosa da Giancarlo Viglione, figlio di Tomaso, «Grazie all’attività che i Trinitari svolgono a Venosa da 45 anni, noi abbiamo assimilato il valore della uguaglianza nella diversità – ha evidenziato Viglione -Dobbiamo esportare questi concetti in tutta Italia».
Una caratteristica rilevata anche dal dirigente scolastico del “Battaglini” di Venosa Claudio Martino: «A Venosa i Trinitari sono andati oltre l’integrazione: gli ospiti del Centro sono parte attiva della comunità locale».
Un invito subito raccolto dal neo sindaco della cittadina oraziana: «Tomaso Viglione aveva una grande capacità di dialogare con tutti – ha riconosciuto Tommaso Gammone – Mi impegno a contattare gli enti sovracomunali in modo da concordare le modalità per dare una dimensione nazionale al Premio».
Giuseppe Orlando
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