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ROSARNO (RC) – Quella scoperta dai carabinieri a Rosarno non era una semplice piantagione di canapa ma piuttosto un vero e proprio stabilimento per la produzione di marijuana. La scoperta ha portato all’arresto di quattro persone, tutte accusate di coltivazione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica, reati contestati in concorso tra tutti e quattro. 

I Carabinieri della Tenenza di Rosarno, diretti dal comandante della Compagnia di Gioia Tauro capitano Francesco Cinnirella, hanno agito insieme ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e a una unità cinofila del Goc di Vibo Valentia. Gli arrestati sono D.R., di 46 anni, G.G.di 47 anni, S.Z. di 35 anni ed E.C. di 53 anni. All’interno del capannone i carabinieri hanno rinvenuto un impianto di irrigazione ed elettrico, realizzato con allaccio abusivo, costituito da 30 fari ad altissimo potenziale da 600 watt ciascuno. Inoltre, sempre all’interno del capannone, sono stati rinvenuti: 184 piante d’altezza tra 50 e 250 cm, di cannabis indica, per un totale di circa 90 Kg; 1,6 Kg di cannabis indica già essiccata e confezionata in 4 buste sottovuoto. Secondo gli inquirenti, che l’hanno definita una “impresa di stupefacenti”, era in grado di produrre tra mezzo kg e 10 kg di sostanza stupefacente al giorno.
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