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«UNA MOZIONE per chiedere di annullare la smart card per il servizio mensa». E’ la mozione sottoscritta da otto consiglieri comunali, primo firmatario Augusto Toto, che mira a ripristinare la vecchia situazione di pagamento dei buoni pasto per la mensa e superare i ritardi che si sono prodotti quest’anno e che «hanno portato l’Amministrazione a dover ancora recuperare una parte dei servizi mensa che sono stati forniti ai cittadini con ovvie ripercussioni da un punto di vista concreto. Cosa che invece l’anno passato non accadeva di certo con un riscontro puntuale dei buoni di cui ognuno aveva goduto» spiega Augusto Toto.
La mozione chiede al sindaco ed alla giunta di «adottare tutti quei provvedimenti utili mirati ad annullare il sistema di pagamento del servizio mensa attraverso la smart-card e reintrodurre i buoni mensa cartacei, già sperimentati in passato e che non hanno creato mai alcun problema alle casse comunali».
Toto e gli altri consiglieri comunali ricordano poi nel dettaglio nella mozione che «l’anno scolastico ormai volge al termine e che nonostante tutti i solleciti effettuati per il recupero delle somme dovute, sia attraverso gli sms che tramite affissioni esposte all’interno degli edifici scolastici della città, il riscontro è ancora negativo».
Si ricostruiscono poi le scelte fatte nel corso dell’ultimo anno in particolare.
«Il Comune di Matera , dal 1° di ottobre 2013 al 31 maggio 2014, ha istituito il servizio di mensa per l’anno scolastico 2013/2014, previo pagamento della tariffa di contribuzione, corrispondente alla situazione economica del nucleo familiare del richiedente il servizio.
Destinatari del servizio, erano gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e medie per i quali veniva fatta richiesta di partecipazione da parte di uno dei genitori o di chi esercitava la potestà genitoriale.
Differentemente dagli anni precedenti, l’acquisto dei buoni-pasto quest’anno è stato gestito on-line, attraverso il portale web denominato “ Matera Digitale” ( sezione “servizi scolastici “ ).
Questa novità ha creato da subito alcuni disagi tra le famiglie materane, soprattutto per il fatto che l’acquisto della smart-card servizi scolastici doveva essere effettuata prima dell’inizio del servizio di mensa previsto per il 1° ottobre, ossia in meno di una settimana dalla data immaginata».
Poi concludono i consiglieri «a distanza di tre mesi dall’istituzione del servizio mensa, il Comune di Matera vantava dalle famiglie beneficiarie un credito di circa 200.000 euro e che nonostante i numerosi solleciti di pagamento attraverso gli sms ancora oggi numerose famiglie non hanno versato nelle casse comunali il dovuto».
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