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PETILIA POLICASTRO (KR) – I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Petilia Policastro hanno notificato nei giorni scorsi un avviso di conclusioni indagini nei confronti di undici soggetti denunciati in stato di libertà per il reato di truffa e falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali. Nello specifico, i militari nel periodo incorrente tra l’estate ed il Natale 2013 hanno accertato che 6 operai in servizio presso il Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 5 operari forestali dell’A.For, tutti residenti ed operanti nel centro petilino, pur percependo regolarmente lo stipendio mensile, omettevano, alcuni in maniera ripetuta, altri in maniera sistematica di presentarsi presso i cantieri e\o luoghi di lavoro dove erano destinati per prestare la propria giornata lavorativa.
L’attività ha preso inizio a giugno del 2013, allorchè alcuni militari notavano che soggetti conosciuti come operai forestali dei due enti, trascorrevano tranquillamente intere giornate al bar o in piazza nel paese. Da qui la curiosità investigativa ha spinto i militari ad una serie di discrete acquisizioni documentali, volte a ben comprendere quali e quanti fossero i personaggi coinvolti, quali fossero i doveri e gli obblighi derivanti dal ruolo e dall’incarico e dove fossero posizionati i cantieri o siti di lavori dei personaggi attenzionati. Quindi è partita una prolungata e silenziosa attività di osservazione, a cadenza quotidiana di una ventina di soggetti, i quali avrebbero dovuto come da contratto presentarsi quotidianamente presso il proprio sito di riferimento per svolgere un’attività lavorativa di almeno 8 ore al giorno. I militari hanno accertato invece che undici di loro, pur risultando regolarmente presenti nei registri giornalieri di servizio, sovente, per non dire quasi sempre, non si presentavano a lavoro, continuando tranquillamente una vita rilassata, tanto nella stagione estiva quanto in quella autunnale-invernale, intenti in altre attività, lavorative o di ozio puro.
Così sono stati monitorati operai che lavoravano ininterrottamente presso esercizi commerciali di vendita di alimentari, o come manovali presso cantieri, uomini che rimanevano seduti per ore a giocare a carte nel centro del paese, persone che non erano in grado, se richiesti, neanche di indicare in quale sito si sarebbero dovuti recare quel giorno per svolgere attività lavorativa. Nello specifico sono stati 6 operai (di cui 1 capo squadra) del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 5 (di cui 2 capi squadra) dell’A.For. a risultare ripetutamente assenti dal lavoro, pur in presenza di retribuzione e regolare annotazione nel registro delle presenze. Il lasso di tempo così prolungato per l’osservazione e la refertazione all’autorità giudiziaria è stato giustificato dalla necessità di acclarare, senza possibilità di smentita, tale comportamento come prolungato ed abitudinario, al netto di ogni possibile inconveniente contingente, malattia o periodo di ferie.
Da segnalare inoltre l’atteggiamento collaborativo degli organi direzionali dei due enti che hanno fornito sempre puntualmente la documentazione richiesta ai fini degli accertamenti. Il capo di imputazione per tutti è stato quello di truffa continuata in concorso per le retribuzioni indebitamente percepite a fronte di assenze continuate ed ingiustificate sul lavoro, oltre alla contestazione anche del reato di “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici” per le mendaci attestazioni delle presenze sui registri giornalieri di servizio.

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