3 minuti per la lettura
«EVITIAMO rappresaglie». A impartire l’ordine ai carabinieri al comando del capitano Pietro Mennone è stato il pm materano Annafranca Ventricelli che ieri mattina si è precipitato a Cirigliano e poi a Gorgoglione dove ha seguito da vicino le pratiche dell’arresto di Antonio Saponara.
Per questo già ieri pomeriggio i militari hanno ritirato tutte le armi in possesso dei familiari delle vittime e del presunto assassino, che da solo deteneva quasi una decina di fucili da caccia.
Quelle di Cirigliano e Gorgoglione, dove vivono le famiglie protagoniste di questa tragedia senza precenti, sono due comunità paralizzate dal dolore, piombate da ieri in un silenzio da shock.
I due sindaci appena eletti Giuseppe Filippo e Franco Galluzzi, hanno proclamato subito il lutto cittadino, sospendendo da subito ogni forma di festeggiamento.
Domani, infatti, a Gorgoglione si sarebbe celebrata la festa del Maggio e proprio il padre di Giovanni Lauria, aveva messo a disposizione l’albero da tagliare per celebrare il culto arboreo. E’ stato tutto sospeso e rinviato a data da destinarsi.
Il sindaco di Gorgoglione si è sentito ieri mattina anche con il parroco, don Nicola Urgo, decidendo di fermare anche la missione di un gruppo di frati, che proprio domani avrebbero raggiunto la piccola comunità per restare una settimana ospiti di alcune famiglie. Avrebbero dovuto portare la parola di Dio, rappresentando un’occasione di festa con una serie di eventi anche di piazza, a ravvivare entrambe le comunità, i cui centri abitati si guardano da due colline. Un evento di gioia, che nessuno si sente di voler onorare, alla luce della tragedia consumatasi a pochi passi da Cirigliano, dove Antonio Saponara conviveva con la sorella di Giovanni Lauria, zia della sua seconda vittima, il giovane Giuseppe Derose.
Ma questo non è bastato perché evitasse di massacrare entrambi a colpi di fucile. Per gli inquirenti c’era la chiara intenzione di uccidere sia lui che il nipote più giovane, i quali la sera prima lo avevano aggredito in paese. Un dramma sociale prima ancora che familiare, un episodio gravissimo che deve far riflettere tutti sulla necessità di coltivare meglio la cultura della pace e del diritto.
Infatti, pare che il movente sia legato anche alle continue invasioni degli animali delle due vittime, mucche e pecore, nel podere di Saponara, che aveva spesso lamentato di subire danni alle colture.
Questioni di proprietà, che si intreccerebbero con altri casi di violenza anche in famiglia, culminati nel peggiore dei modi: un orribile duplice omicidio.
E’ stato sempre il sindaco di Gorgoglione appena eletto, Giuseppe Filippo, nella tarda mattinata, a inviare personale del Comune in contrada “Bosco di Mezzo”, nei pressi del pozzo petrolifero, per dare la drammatica notizia agli genitori anziani di Lauria, che poi sono accorsi sulla scena del delitto implorando i carabinieri per vedere loro figlio.
Attorno a loro si è stretta subito la comunità di entrambi i paesi, Cirigliano e Gorgoglione. Oltre un centinaio di persone sono scese nel punto dov’è atterrato l’elicottero dei carabinieri arrivato da Bari. Poi hanno seguito i carri funebri fino al cimitero di Cirigliano dove i corpi sono stati messi a disposizione della magistratura per tutti gli accertamenti del caso.
Nel pomeriggio invece la gente si è assiepata attorno alla caserma dei carabinieri di Gorgoglione per sapere che ne sarebbe stato di Saponara.
Quando è uscito, in manette, verso le 5 e mezza la rabbia è esplosa ma i carabinieri sono riusciti a mantenere l’ordine infilandolo nell’auto mentre da più parti gli gridavano «assassino».
Saponara, dal canto suo, non ha abbassato lo sguardo se non all’ultimo, e ha fissato negli occhi qualcuno alla sua sinistra.
Contattato al telefono il suo avvocato Michele Scalcione non ha voluto rilasciare dichiarazioni in attesa che venga fissato l’interrogatorio di garanzia per il suo assistito, quando valuteranno se continuare a restare in silenzio o provare a fornire la loro versione dei fatti.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA