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UNA serie di truffe ai danni delle assicurazioni per un importo superiore ai 500mila euro è stata scoperta dai Carabinieri di Amalfi (Salerno) che hanno notificato 30 misure cautelari ad altrettante persone in Campania, Basilicata e Calabria. Tra gli indagati vi sono anche due avvocati e un medico.
Otto persone sono state poste agli arresti ai domiciliari, a venti sono state notificati provvedimenti con obblighi di dimora e a due divieti dell’attività professionale legale. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Salerno a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della città campana. Al vaglio dell’autorità giudiziaria anche la posizione di altre 46 persone.
La truffa è basata su incidenti stradali costruiti a tavolino o, se avvenuti, effettuati in modalità diverse rispetto alla realtà. Le persone coinvolte dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative.
I 30 coinvolti hanno quasi tutti legami familiari tra loro e risiedono nell’agro nocerino sarnese, in particolare a Pagani (Salerno). Gli incidenti si verificavano per lo più sulla strada provinciale che collega il valico di Chiunzi, nel Salernitano, a Ravello e a Maiori. Gli inquirenti si sono insospettiti per il fatto che erano sempre le stesse persone ad essere coinvolte negli incidenti e a chiedere i rimborsi alle compagnie assicurative, attraverso due avvocati per i quali è scattato il divieto di esercitare la professione e a certificati fasulli di un compiacente medico.
Quattro obblighi di dimora sono stati eseguiti a Luzzi, in provincia di Cosenza, mentre una delle persone finite ai domiciliari è stata bloccata dai carabinieri in Basilicata. Si tratta di un uomo di Nocera Inferiore (Salerno).
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