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SAN MAURO MARCHESATO (KR) – I carabinieri lo hanno notato nei pressi del luogo del delitto: era imbrattato di sangue. Poco prima era stato accoltellato a morte mente apriva l’uscio di casa sua Giovanni Scarfone, di 44 anni.
E’ stato subito arrestato il presunto omicida, Salvatore Drammis, di 28 anni. Pare che il delitto sia avvenuto in seguito a screzi tra vicini di casa – il presunto assassino abita al piano di sopra nella palazzina popolare in cui è avvenuto il delitto – l’ultimo dei quali dovuto ai rumori che un figlio della vittima faceva mentre giocava.
Drammis, durante il litigio ha colpito la vittima più volte con un coltello da cucina con lama lunga 25 centimetri. I rapporti di vicinato tra i due si erano deteriorati da tempo e i dissidi erano frequenti. I carabinieri sono intervenuti sul luogo dell’omicidio a seguito di una chiamata giunta al 112 da parte di un vicino di casa dei due.
L’uomo è stato subito identificato dai carabinieri come Salvatore Drammis che conoscevano bene per via delle ripetute liti che c’erano state in passato con Scarfone, sfociate anche in alcune querele.
Dissidi derterminati dal volume della televisione troppo alto o dagli schiamazzi dei bambini, ma nulla di più. Ai militari Drammis, che presentava piccoli tagli al braccio ed una modesta ferita alla gamba, ha raccontato di essere stato aggredito da Scarfone con un coltello ma che era riuscito a disarmarlo e quindi a colpirlo con alcuni fendenti per difendersi. Una versione che, anche grazie alle testimonianze raccolte secondo le quali l’uomo si sarebbe procurato le ferite per rendere credibile la sua versione, ha convinto poco i carabinieri, i quali, prima di accompagnarlo in ospedale, lo hanno dichiarato in arresto per omicidio. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che Drammis avrebbe bussato alla porta dello Scarfone e quando questi, ancora in pigiama, aveva aperto, lo avrebbe colpito una prima volta; ne sarebbe scaturita una colluttazione proseguita nell’androne del palazzo e successivamente nel cortile interno.
Sul posto è intervenuto il sostituto procuratore di turno Francesco Carluccio che ha disposto l’esame autoptico sul corpo della vittima. Drammis, invece, è stato rinchiuso nella casa circondariale di Siano. Scarfone, che in passato aveva lavorato al nord Italia con un’impresa edile, era dopo ritentrato a San Mauro dove attualmente non aveva un’occupazione fissa.
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