3 minuti per la lettura
IL vertice di ieri in Prefettura sulla viabilità di servizio (ancora incompleta) della statale 99 ha finalmente fatto il punto su una vicenda che, come ha chiarito subito il Prefetto Luigi Pizzi, è ferma all’incontro che si è svolto il 23 maggio 2012 nel Palazzo del Governo. Pizzi ha posto domande ma ha soprattutto preteso risposte chiare, inequivocabili. Allo stesso tavolo, il Prefetto ha convocato Anas, Comune, Regione, Camera di commercio, associazioni di categoria, per chiarire le ragioni che, oggi, hanno portato al declino quasi totale delle attività imprenditoriali a ridosso della statale. «Due anni – ha spiegato il Prefetto – sono più sufficienti per risolvere questo problema». Un verbale che risale alla riunione di due anni fa elencava una serie di impegni che Comune, Anas e Regione avevano preso. Ad oggi, il vero problema resterebbe l’impegno di spesa che all’epoca fu quantificato in due milioni circa e oggi è salito fino a 5 milioni 646 mila euro che , iva inclusa, sale a 7 milioni circa, dei quali 765 mila per gli espropri che il Comune dovrà effettuare. L’assessore comunale Giovanni Scarola ha precisato: «I passaggi che ci competono, finora sono stata svolti. Nell’agosto 2013 fu firmato lo schema di convenzione. Ovviamente ci auguriamo tutti che si possa giungere, per quelle aree a una cessione bonaria, ma potrebbe essere necessaria la somma di 765 mila euro previsti». Per la maggior parte dell’incontro il tema centrale è stato quello economico-finanziario che, però, potrebbe registrare una svolta inattesa: sembra infatti che l’Anas, come ha spiegato l’ex assessore regionale Luca Braia, avesse previsto per lavori sulla Bradanica 15 milioni di cui 7 per eventuali contenziosi che avessero dovuto presentarsi. Ad oggi non c’è stata alcuna contestazione e dunque la somma (pari a quella necessaria per completare le opere viarie di servizio sulla statale 99), ci sarebbe. Non tutto, comunque, è ancora risolto, perchè questa eventuale disponibilità (confermata peraltro anche dall’ing. Giudici dell’Anas, ndr.) dovrebbe essere discussa nell’ambito del tavolo interistituzionale composto da Regione, Anas, ministero delle Infrastrutture e dell’Economia. Qualora l’ipotesi dovesse diventare percorribile, l’Anas procederebbe al progetto esecutivo dei lavori, il Comune si occuperebbe delle operazioni di esproprio (per una soma pari a 765 mila euro, ndr.) portando poi il progetto in consiglio comunale per l’approvazionecome opera di pubblica utilità. Fondamentale, a questo punto, il cronoprogramma, come ha chiarito più volte il Prefetto che ha incalzato le parti in causa. L’incontro al Ministero, per analizzare questa nuova e concreta ipotesi, ha spiegato l’ing. Caporaso della Regione, potrebbe avvenire entro un mese. Nel suo intervento, il dirigente ha ripercorso alcuni passaggi tra cui il provvedimento di giunta del settembre 2013 che ha approvato lo schema di accordo di programma quadro nel quale è stata inserita la scheda relativa ai lavori per la viabilità di servizio della 99 (per un importo pari a 5,68 milioni). E’ Michele Molinari Confapi però a sottolineare che, in mancanza di atti concreti, la riunione di ieri avrebbe rischiato di rappresentare “L’anno zero”. Le difficoltà delle imprese più volte segnalate infatti, aumentano in modo esponenziale, posizioni confermate anche dalle altre associazioni presenti. «Per la Regione e l’Anas siamo una Provincia di serie C – ha tuonato il presidente Franco Stella – Da quattro anni denuncio questi problemi e non sono mai stato convocato per parlarne. Oggi partecipo ad una riunione che, anzichè svolgersi alla Provincia, si tiene in Prefettura». Nessuna polemica ovviamente con l’istituzione di Governo, ma un dato prettamente politico che l’esponente dell’ente di via Ridola ha segnalato vivacemente: «Dal 2009, abbiamo tentato in tutti i modi e ricevuto solo false promesse, da chi si è impegnato in modo surretizio e anacronistico».
a.ciervo@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA