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MANCAVANO soltanto i vigili del fuoco. “I primi chiamati a intervenire in situazioni di emergenza”, si è detto al briefing dopo la prova di evacuazione degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Torraca Bonaventura” di Potenza, ieri.

I vigili del fuoco hanno comunicato a tutte le squadre di protezione civile presenti, che la loro assenza è dipesa dalla scarsa benzina nei mezzi di locomozione a disposizione. Fatta eccezione per questo aspetto “molto grave” a detta di tutti i partecipanti, la giornata di esercitazione che ha chiuso il progetto “Scuola multimediale di protezione civile” ha superato la prova. Qualche altra piccola criticità è emersa nel percorso indicato per raggiungere dalla scuola il punto di raccolta, ovvero piazza Prefettura. Troppi i palazzi intorno, si è detto. Ma le prove di evacuazione si fanno anche per questo. Per verificare sul campo ciò che viene progettato su carta. Ed è uno degli aspetti che più ha colpito le scolaresche del capoluogo che hanno partecipato al progetto nazionale promosso dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

Si tratta della quarta A della scuola primaria Domiziano Viola, la quinta A della scuola primaria “18 agosto 1860”, le classi seconde A e B della scuola secondaria di primo grado Torraca, per un totale di 71 studenti che durante tutto l’anno scolastico hanno “navigato” attraverso “l’arcipelago dei rischi”. A questi si sono aggiunti anche gli altri alunni del plesso scolastico, per un totale di circa 150 alunni. Un progetto fortemente voluto dalla dirigente scolastica, Pina Arlotto. Nel corso di questo mese le esercitazioni hanno coinvolto circa 260 classi e 150 insegnanti di cinque regioni italiane (Basilicata, Marche, Molise, Puglia e Sardegna) che da settembre a oggi hanno approfondito la conoscenza dei rischi presenti nei loro territori e si sono adeguatamente formati per affrontarli in caso di necessità.

Sono circa 6.000 gli alunni – delle classi 4° e 5° della scuola primaria e 1° e 2° della scuola secondaria di primo grado – che durante l’intero anno scolastico, attraverso l’uso di una piattaforma multimediale, hanno scoperto terremoti, vulcani, alluvioni, maremoti, ma anche i rischi provocati dall’attività umana: industriale, ambientale, incendi boschivi. Hanno imparato i comportamenti da adottare per proteggersi in caso di pericolo e conosciuto il funzionamento del sistema di protezione civile. I contenuti didattici, messi a punto dagli esperti del Dipartimento, sono accessibili a tutti attraverso la piattaforma multimediale www.scuolamultimediale.protezionecivile.it. Dal virtuale al reale non solo grazie alla prova di evacuazione – che si è servita perfino delle arti sceniche per raffigurare un ferito, interpretato da un bambino truccato ad hoc –ma anche degli stand  dei volontari della Protezione e delle forze dell’ordine, dove i bambini hanno potuto apprendere per esempio piccole nozioni di pronto intervento in caso di incendio boschivo e di pronto soccorso.

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