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REGGIO CALABRIA – Il senatore del Centrodestra Nico D’Ascola ha annunciato di avere rinunciato all’incarico di difensore dell’ex ministro Claudio Scajola (LEGGI I DETTAGLI SUL SUO ARRESTO), spiegando che la decisione è da mettere in relazione alla polemica, «falsa e strumentale», relativa al presunto conflitto di interessi in cui si troverebbe essendo relatore del ddl sui reati dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione, autoriciclaggio, voto di scambio e false comunicazioni sociali. Intanto l’ex ministro Claudio Scajola, tramite gli altri sui legali, è ricorso al tribunale del riesame contro l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Questa mattina l’istanza di riesame della custodia cautelare è stata depositata a firma dell’avvocato Giorgio Perroni, legale di fiducia dell’ex ministro arrestato con l’accusa di procurata inosservanza di pena, a favore dell’ex deputato Amedeo Matacena, nell’ambito dell’inchiesta Breakfast. Intanto si muovono anche le difese degli altri indagati. Gli avvocati Giuseppe Verdirame e Corrado Politi, legali della madre dell’ex armatore, Raffaella De Carolis, e il solo avvocato Politi per Martino Politi, il factotum di Matacena, hanno già depositato istanza di riesame della custodia cautelare. Ancora non è stata fissata l’udienza. Probabilmente il tribunale del riesame discuterà nella stessa occasione anche l’appello presentato invece dalla Procura, contro il mancato accoglimento dell’aggravante mafiosa.
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