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POTENZA – Crede che il petrolio sia lo snodo principale dello sviluppo in Basilicata. Lo ha detto in un incontro, ieri, con la Total. È per questo motivo che il governatore della Regione Basilicata Marcello Pittella ha scelto la Val D’Agri come terza tappa del Sbilanciamoci tour, che vede il presidente in viaggio in tutta la regione per raccontare la manovra finanziaria.
Cuore del tour di ieri, dopo il primo step all’istituto scolastico Isis Carlo Levi di Sant’Arcangelo, l’incontro con la Total a Corleto con annessa visita ai pozzi petroliferi di Tempa Rossa. Aveva preannunciato un duro match, soprattutto sul piano occupazionale. La Total tuttavia ha illustrato dei dati che scattano tutt’altra fotografia. Sarebbero infatti pari al 76 per cento le occupazioni dirette dei residenti in Basilicata, 117 lavoratori su 154 unità. Del 75 per cento l’occupazione indiretta, ovvero 340 lavoratori lucani su 453 unità. Sono 10, infine, le imprese lucane su 13 totali.
Si tratta dei dati che l’azienda ogni settimana è obbligata a comunicare alla Prefettura di Potenza secondo il Protocollo Legalitá. Difficili quindi da confutare, Pittella li commenta così: «Ora che il picco sale, bisogna creare le condizioni affinchè la Basilicata abbia la massima soddisfazione in termini di occupazione. Nei prossimi anni raggiungeremo cifre di circa 1500 occupati. Quello che noi intanto possiamo fare è pretendere regolaritá e trasparenza nei rapporti, professionalità e competenze».
Adesso la battaglia si sposta a livello nazionale. Il prossimo mercoledì infatti Pittella incontrerà il ministro Guidi. «Gli farò capire – dice – che sul memorandum non si scherza. Sono severissimo in questo. non siamo un governo sottomesso».
Al tavolo, quindi, memorandum, patto di stabilità e bonus carburanti. «Il dialogo – continua- adesso è nel rapporto tra Stato e Regione». E proprio a proposito Pittella ha annunciato un incontro con il ministro dello sviluppo economico Guidi per mercoledì. Sarà un punto di partenza importante per capire se si potrà fare qualcosa su due punti strategici dell’economia lucana: le royalties e soprattutto un nuovo utilizzo del fondo sui buoni carburante. Senza contare la difesa degli interessi del territorio sulla questione petrolifera.
È chiaro, dunque, come il petrolio sia al centro del l’agenda politica di Pittella. «Non può non essere il terreno su cui cui strieremo il nostro futuro, da questo dipenderanno i prossimi accordi e la possibilitá di creare un indotto attorno al petrolio che vada oltre i 30 anni di trivellazioni». Che anche in sostanza la richiesta dei comuni direttamente coinvolti dalle trivellazioni.
Il sindaco di Corleto parla di «benevolo sconvolgimento» , a condizione però che vi sia un ritorno sul territorio in termini di lavoro, ricchezza ma anche tutela dell’ambiente e della salute. Una richiesta avanzata direttamente anche alla Total durante l’incontro.
«Perché le difficoltà – ha detto il sindaco – sono tante, in particolare la viabilità e il dissesto idrogeologico. Un esempio fra tutte la frana sulla ss103, che isola il Comune dai paesi limitrofi e dal resto della Val D’Agri».
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