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CROTONE – Duecento croci di legno in fila sulla statale 106 sul piazzale antistante il monumento ai Fratelli Bandiera: questa la protesta messa in atto da Nando Amoruso, presidente del Movimento Vita, per ricordare le vittime su quella che viene ormai descritta come la strada della morte.
Incatenatosi sul ciglio della strada, Amoruso ha lanciato un appello alla politica ed alle istituzioni per un maggiore impegno a favore di questa importante arteria stradale, che ha mietuto, in questi anni, molte vittime anche a causa della sua precarietà. Le croci, che stamane alle 9,30 sono state benedette da un padre passionista di Cirò Marina, il comitato voleva metterle lungo tutto il tracciato della 106 tra Crotone e Sibari, ma l’Anas lo ha vietato per ragioni di sicurezza.
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Poche le adesioni alla manifestazione, sia da parte di politici che di rappresentanti istituzionali, ma anche di cittadini. Amoruso, però, non demorde ed annuncia altre altre battaglie ed incatenamenti (finora ne ha fatti 15 di cui tre anche a Roma al ministero) per la stradale statale 106.
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