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SARA’ per colpa della crisi, responsabilità per un centro storico che non tira più come una volta a causa di diversi fattori, primo fra i quali la concorrenza di periferia o che diventa ogni giorno più aggressiva, fatto sta che il salotto bello di Potenza, quello che fino a diversi anni fa attirava consensi e adesioni da ogni dove, vive oggi uno stato di semi coma.
Però a dispetto dell’oscurantismo imperante, qualcosa comincia a muoversi. Seppur timidamente ci si cominica ad organizzare; il Consorzio dei commercianti del centro storico hanno presentato alla stampa l’ultima idea che si chiama “Pretoria Card”. I tempi sono cambiati, le nuove e nuovissime tecnologie digitali, internet tutto il pianeta che ruota intorno ai nuovi mezzi di comunicazione ordinano che è giunto il momento di tentare nuove vie. Non conosciamo il destino di questo pezzo di plastica facile da mettere nel porta tessere, ma siamo convinti che l’idea è buona, evoluta, magari un tantino clonata da altre iniziative di questo tipo in altri centri storici della Penisola, ma va bene lo stesso.
Tornerà a brillare di luce propria il centro storico di Potenza? Tornerà a essere punto di riferimento per gli abitanti del capoluogo e non solo? Magari fosse così semplice avremmo sposato questa “Pretoria Card” con tanto di giuramento sull’altare, essa è iniziativa lodevole, ma da sola non riuscirà a riempire le scale mobili, gli ascensori, o gli autobus urbani. Ciò non toglie che l’iniziativa è lodevole, per certi versi desta sensazioni ed emozioni tipiche di una volta. Voluta, fortemente voluta dal Consorzio dei commercianti del centro storico, che sono una cinquantina dei quali una dozzina ha subito aderito all’iniziativa segnando una sorta di “primo esperimento”.
L’operazione di lancio, di elaborazione grafica del progetto, è stata affidata alla Techweb, una avanzata società madre putativa di un progetto che nasce grazie all’esperienza decennale di tre distinte aziende operanti nel settore della Ict (Information and communication technology), quella tanto per intenderci che lanciano i piani di comunicazione tramite tutti i nuovi e nuovissimi sistemi di erogazione delle notizie. Un ottimo lavoro, che in sintesi ha partorito una elegante card, di colore bianco. E allora? Allora è semplice: basta recarsi in uno dei negozi aderenti all’iniziativa, basta lasciare nome e cognome con tanto di consenso al trattamento dei dati personali, e il gioco è fatto. La Card darà diritto ad un risparmio vicino al 5 per cento. Attenzione questo non significa pagare il prodotto con lo sconto del cinque per cento, significa invece che quella percentuale dell’importo speso per l’acquisto di un qualsiasi prodotto, verrà accreditato sulla card, e quella somma il titolare potrà spenderla in uno dei qualsiasi negozi che aderiscono all’iniziativa. Una iniziativa che ha suscitato già notevole interesse, un modo concreto di smuovere dal torpore lo stallo di via Pretoria. Nessuna concorrenza verso la periferia, ma il semplice auspicio di procurare vantaggi al consumatore in quel territorio di Potenza definito dal presidente del Consorzio Giancarlo Fusco, centro naturale per l’acquisto, per l’incontro, per l’aggregazione. Alla luce di tutto questo è ovvio che anche il prossimo consiglio comunale dovrà prendere posizione, ossia continuare a lasciare via Pretoria all’incuria tipica di questi ultimi anni o attivarsi per rendere una visita al centro un momento fatto di acquisto, di struscio, di aggregazione? Obiettivamente ci sembra che rispetto agli anni scorsi, grazie anche al Consorzio, ai tanti Circoli Culturali e non esistenti in questo spicchio di città, qualcosa si muove, il resto è difficile da pronosticare, ma se chi ben inizia è a metà dell’opera ci sembra che qualcosa di simpatico stia maturando, come sempre questione di tempo, che fra tutti è l’unico galantuomo.
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