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LA RELAZIONE della Corte dei Conti di Basilicata, la proposta di ripartire le risorse derivanti dall’estrazione petrolifera su tutti i Comuni e il dibattito sul bonus benzina hanno rilanciato il dibattito, sempre vivo, sul mancato sviluppo e sulla mancanza di lavoro in una terra “con tante risorse”.
Milioni di euro, numeri, tabelle, percentuali, l’elenco delle tante spese inutili e tante polemiche che accendono il dibattito sui giornali e sui social media.
I dati confermano la polverizzazione della spesa e la scarsa capacità programmatoria dei comuni in forma associata archiviando forse definitivamente la stagione della programmazione negoziata che pure è alla base del trasferimento della quota del 30% delle royalties dello Stato alla Regione.
Viggiano è sempre più al centro di queste polemiche ma, forte delle royalties dirette, appare isolarsi e concentrato a lanciare iniziative che, almeno nei loro obiettivi, fanno apparire immeritate, le tante critiche sull’utilizzo delle royalties.
Ma questo si vedrà se e quando ci saranno i risultati.
Tra le tante suscita curiosità una iniziativa particolare denominata “Servizio navetta per i malati oncologici” inserita nell’ambito di un programma che prevede l’attivazione di progetti sperimentali di collaborazione tra profit, non profit e pubblica amministrazione finalizzati a dare risposta ad alcuni bisogni sociali del territorio.
L’utilità dell’iniziativa è indubbia; essa intende dare una risposta al bisogno, più volte evidenziato, legato alla distanza dei centri ospedalieri di Potenza e Rionero e alle carenze del sistema di trasporto pubblico che rendono problematico l’accesso alle cure oncologiche. Cure che purtroppo richiedono frequenti accessi per accertamenti diagnostici strumentali, prelievi ematici, chemioterapia, radioterapia e che spesso riguarda, essendo i tumori più frequenti nella popolazione anziana, soggetti che non possiedono un adeguato supporto socio-assistenziale per cui il trasporto nei luoghi di cura richiede frequentemente il coinvolgimento dei familiari più stretti del malato, con conseguenti aggravi economici, disagi e ricadute sulle attività lavorative e sociali.
Il progetto è a scala comprensoriale e nella prima fase il servizio sarà attivato nel Comune di Viggiano e nei Comuni limitrofi di Moliterno, Sarconi e Grumento. Esso sarà svolto, lungo l’itinerario principale, con un minibus mentre altri mezzi di supporto garantiranno il collegamento dei centri abitati, o sue frazioni, con i punti di raccolta lungo l’itinerario principale.
La particolarità però è relativa al modello gestionale, finanziario e operativo, del progetto proposto dallo Sportello per lo Sviluppo.
Un modello che intende valorizzare la realtà “non profit”, quale risorsa fondamentale per dare risposta ai bisogni delle comunità, e che intende coinvolgere il sistema delle imprese del territorio in un percorso fondato sui valori comunitari della solidarietà, della coesione sociale e del bene comune.
Il progetto è stato promosso dal Comune di Viggiano, dalla Fondazione Ant e dalla Fondazione Serenità Onlus che cofinanzia il progetto e che svolge il ruolo di “fundraising”.
A sostenere il progetto sono chiamate le imprese del territorio a cui si chiede di contribuire, non solo per un ritorno di immagine, ma per adottare un comportamento socialmente responsabile e migliorare il dialogo con le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione, riducendo le conflittualità ed instaurando un rapporto di mutua collaborazione ed arricchimento.
I soggetti attuatori sono le associazioni di volontariato e imprese sociali dei Comuni in cui si attiva il servizio che costituiscono una risorsa fondamentale per dare risposta ai bisogni emergenti delle nostre comunità e perché rafforzare il ruolo del Terzo Settore significa migliorare la nostra società del domani.
Sembra dunque esserci spazio al fare e a non perderci nelle tante polemiche.
*Responsabile dello Sportello per lo sviluppo del Comune di Viggiano
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