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VENOSA – Con la complicità di un pregiudicato, ha costretto numerose volte la figlia disabile, da poco maggiorenne, a prostituirsi, soprattutto con anziani: nel Venosino, in provincia di Potenza, una donna di 51 anni è stata arrestata dai Carabinieri insieme all’uomo che, dietro la minaccia di morte o percosse, in più occasioni ha anche abusato della giovane.

Al termine di un’indagine durata circa due anni, la donna e il suo complice sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Venosa, guidati dal capitano Vincenzo Varriale, che hanno portato alla luce una vicenda «di inumane violenze e indicibili soprusi».

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, i due arrestati obbligavano la giovane disabile, affetta da problemi di natura psichica, ad avere rapporti sessuali dietro pagamento in particolare con anziani, nelle loro abitazioni o in automobile, e poi si dividevano i proventi dell’attività di prostituzione. Spesso era proprio la madre ad accompagnare la figlia e ad attendere, poco lontano, che si concludessero i rapporti sessuali a cui obbligava la giovane disabile.

Nel corso delle indagini – secondo quanto si è appreso – è stata determinante anche la collaborazione della giovane: i due arrestati dovranno ora rispondere di violenza sessuale, sfruttamento, induzione ed agevolazione della prostituzione continuati in concorso, tutti reati aggravati dall’aver abusato delle condizioni di inferiorità psichica della vittima. (ANSA)

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