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IL personale infermieristico scarseggia ed i pazienti anziani ne subiscono le conseguenze. A denunciarlo, con una lettera inviata al Direttore sanitario ed al primario del reparto di Geriatria dell’ospedale “Madonna delle Grazie”, è l’operatore del Tribunale dei diritti del malato, Cosimo Iacovone, insieme con il coordinatore dell’assemblea territoriale di Cittadinazattiva Matera, Luigi Luca De Marco, riferendo ad esempio un episodio accaduto di recente ad un anziano ospedalizzato. In particolare, i rappresentanti delle associazioni per la difesa dei diritti del malato, evidenziano situazioni contingenti di chiara inefficienza imputabili alla carenza di personale.
Durante la degenza in questione, che viene portata ad esempio dei disagi medi patiti da chiunque usufruisca del reparto, ci sarebbero orari di medicazione e terapia protratti più del dovuto e fuori dagli intervalli temporali stabiliti dal personale medico.
«L’intervento per l’assistenza del malato -spiegano Iacovone e De Marco- avviene in tempi non adeguati (cambi di indumenti intimi per l’incontinenza, igiene della persona ecc.), e la somministrazione dei pasti avviene in modo non conforme al menù ed alla dieta stabilita dalla terapia per il degente. Ad esempio -spiegano i rappresentanti delle associazioni- la cena consegnata il 18 febbraio consisteva in un minestrone con legumi, a fronte del menù che prevedeva pastina in brodo)». Cosimo Iacovone evidenzia nella lettera di essersi rivolto al primario, dottor Salvatore Taccardi, «per ricevere chiarimenti in merito -si legge nella lettera- riscontrando nelle parole del medico il dato che la causa dei disservizi è ascrivibile ad una carenza di personale ampiamente rappresentata alla Direzione, senza aver mai ricevuto alcun riscontro. Sempre durante lo stesso colloquio -ricorda Iacovone- e successivamente con il personale addetto all’assistenza sanitaria (infermieri e Oss), è emerso inoltre che la programmazione della turnazione del personale di reparto viene effettuata in maniera sperequata, adottando un criterio incongruo circa la concentrazione degli operatori durante il secondo turno, lasciando scoperti (con un numero esiguo) il primo ed il turno di notte, motivo che “giustificherebbe” la carenza di personale».
I rappresentanti delle associazioni evidenziano, pertanto, che «in un reparto di simile importanza (l’età media dei degenti negli ospedali lucani è notoriamente piuttosto alta ndr), che gode di un elevato numero di fogli di dimissioni annuo, dove il degente ha un’età mediamente anziana per cui è richiesta maggiore assistenza e cure, è inconcepibile operare in condizioni di tale inefficienza». In calce alla lettera c’è la classica formula: “In attesa di un Vs. cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti”. Dopo circa due mesi, dalla Direzione sanitaria non si è registrata alcuna risposta, segno, forse, che evidentemente la legittima segnalazione non è stata neppure considerata.
a.corrado@luedi.it
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