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POTENZA – Delle due l’una: o i “quasi” dirigenti e i giornalisti della Regione sono il massimo sulla piazza, nonostante i cittadini continuino a lamentarsi; o l’organismo «indipendente» di valutazione appena nominato avrebbe bisogno – a sua volta – di qualcuno che controlli il suo operato.
Sono 209 su 210 i dipendenti di via Verrastro che stanno per ricevere il massimo dei premi di produzione previsti per i titolari di posizioni organizzative e di altra professionalità, e gli addetti stampa.
Lo ha disposto il direttore generale della presidenza della giunta che nei giorni scorsi ha recepito il verbale del 10 aprile del gran giurì incaricato di vigilare sull’operato dei regionali sul posto di lavoro.
Ne fanno parte tre donne che hanno in comune un presente o un passato nel settore dell’organizzazione di corsi di formazione: Angela Paschino, commercialista di Francavilla e docente Sit e Eldaifp, Concetta Santarsiero, che è un architetto di Avigliano dipendente di Sistema Turismo, e un’altra commercialista, Maria Zito di Policoro.
La loro nomina è arrivata a settembre, in una delle ultime sedute della giunta De Filippo, 2 anni dopo l’avvio della selezione disposta – con un certo ritardo – in attuazione di un decreto del 2009 che era intervenuto sul fallimento dei nuclei di valutazione “interni”. In pratica a Roma si erano accorti che un po’ in tutta Italia i premi per la produttività venivano assegnati a prescindere: tutti promossi e perdipiù col massimo dei voti.
Certo che se il problema era questo 6 anni dopo non si è andati molto lontani. Almeno a guardare le percentuali riconosciute ai regionali lucani per il 2013: 100% degli obiettivi raggiunti per il 99,5% di loro. Quindi premio pieno, fino a 3.680 euro, da sommare allo stipendio base per gli addetti stampa; allo stipendio e alla retribuzione di posizione, fino a 16mila euro, per i titolari di posizioni organizzativa o elevata professionalità.
Col restante 0,5% appena un gradino sotto la perfezione: 90% dei obiettivi raggiunti e 220 euro in meno dei colleghi con lo stesso livello d’inquadramento. C’e da stare sicuri che se ne farà una regione.
Quanto ai premi minori nessun allarme. Sono stati soltanto decurtate in proporzione agli incarichi extra svolti nel periodo preso in considerazione. Incarichi fiduciari come le stesse posizioni organizzative, per cui c’è chi si è messo in tasca fino a 9mila euro in più. A prescindere dal risultato.
l.amato@luedi.it
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