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POTENZA – «Il 25 aprile nell’identità europea dei lucani: ‘L’Europa come luogo di pacè. E’ questa l’idea che in questo 25 aprile mi piace sottolineare». Lo sostiene il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza (Pd), riferendosi alle manifestazioni organizzate a Melfi (Potenza) in ricordo di Eugenio Colorni, “intellettuale, limpida figura di antifascista, fra gli ispiratori del manifesto europeista di Ventotene, trucidato dai fascisti nel 1944, che a Melfi conobbe l’esperienza del confino».

«E’ un’idea che – ha proseguito Lacorazza – vive anche nella storia della Basilicata, come ci ricorda la manifestazione dedicata a Colorni. Un plauso agli amministratori della città federiciana, che con l’Anpi e l’Associazione Nitti hanno inteso organizzare una manifestazione dall’altissimo valore culturale e civile. Quando penso agli uomini come Colorni – ha aggiunto Lacorazza – mi tornano in mente le cose che ho visto di persona visitando con gli studenti lucani i campi di sterminio di di Auschwitz e Birkenau. Era solo un viaggio di studio, ma è stata quella una delle esperienze formative più importanti della mia vita. In questo 25 aprile abbiamo tutti – istituzioni, associazioni, cittadini – il dovere morale di promuovere la cultura della pace, della convivenza, del rispetto reciproco. Perché tragedie come quelle vissute dai nostri padri e dai nostri nonni durante la seconda guerra mondiale non si debbano più ripetere».

«E’ per questo che – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – guardiamo ai giovani, ad una nuova generazione che vuole coltivare la memoria per costruire il futuro, ed ha la sensibilità di ricordarci come ancora oggi in tante parti del mondo avvengono inaccettabili fatti di violenza. Che non vuole, non può dimenticare la nostra storia e gli uomini come Colorni, come Spinelli, ma anche come Nitti, che hanno immaginato, prima di molti altri, lo spazio europeo come luogo di pace e di crescita della cultura e della partecipazione democratica. Con loro è nata anche l’identità europea dei lucani». (ANSA)

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