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OLTRE le più rosee aspettative. Il rammarcio è soltanto che proprio domenica di Pasqua il tempo non sia stato dei migliori. E’ bastato che l’aria si rendesse più mite e le cascate di San Fele hanno fatto registrare davvero un boom di presenze inaspettate. Con numeri percentuali che, confrontati con quelli di altri posti celebri per le gite fiori porta, regalano la leadership stagionale alle bellezze naturali di San Fele.

Nel tardo pomeriggio di ieri gongolava il presidente dell’associazione “U uattenniere”, Michele Sperduto: oltre mille persone hanno fatto visita alle cascate.

«Tantissima gente, tanto gradimento – ci dice Sperduto – Tutto questo a dimostrare

l’oramai evidente interesse verso una bellezza naturale di primissimo piano».

E certamente la grande ospitalità, oltre alla maestria nell’accoglienza e nella guida ai sentieri da parte dei responsabili dell’associazione è stato il migliore spot per ingigantire la curiosità di chi, da queste parti, non è mai arrivato.

Anche i ristoratori della zona hanno registrato il tutto esaurito e il bilancio della Pasqua 2014 non può che etichettarsi come esaltante.

L’Associazione nasce nel 2010 con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il sito naturalistico delle Cascate di San Fele e se i risultati dopo poco più di tre ani dalla “prima volta” sono come quelli di quest’anno, c’è da stare allegri, per essere anniverato tra i grandi attratori turistici della Basilicata.

Ricordiamo che questo territorio  coincide con il torrente Bradano che sgorga dall’Appennino Lucano, in località Matise di San Fele  per confluire nella Fiumara di Atella e poi nel Fiume Ofanto.

Attraversando il territorio del Comune, il torrente è costretto a effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate.

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